Alloggi turistici. Provincia e Comuni non hanno più alibi
Sindacati: la sentenza della Corte costituzionale sulla legge toscana è chiara. Ora si passi a regolamentare il fenomeno per dare risposte ai cittadini
“Sugli alloggi turistici la Giunta provinciale e i comuni non hanno più alibi. La sentenza della Corte costituzionale sulla legge della Regione Toscana ha chiarito che questa competenza rientra tra le titolarità dell’ente territoriale. Ne consegue che anche la Provincia di Trento può provvedere a regolamentare il fenomeno. Fino ad adesso abbiamo assistito ad un rimpallo di responsabilità tra amministrazione provinciale e comuni, ad un procrastinare all’infinito ogni minimo provvedimento. Ci attendiamo, adesso, che in tempi brevi l’assessore Failoni renda operativo il famoso osservatorio provinciale e, di concerto, con l’assessore Marchiori lavorino ad un disegno di legge che possa finalmente arginare un fenomeno che nei comuni a maggiore densità turistica ha esasperato il bisogno abitativo delle famiglie di lavoratori. Ci attendiamo che anche i comuni facciano la loro parte”. Con queste parole Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Largher, di Sunia Cgil, Cisl e Uil, commentano la decisione della Suprema Corte resa nota ieri e in base alla quale la regolamentazione degli alloggi alberghiere ed extraberghieri non rientra nelle competenze dello Stato né si viola il diritto alla proprietà privata. “Abbiamo denunciato per anni la crisi abitativa nella nostra provincia e la necessità di fissare paletti chiari sulla speculazione relativa agli affitti a fini turistici. Adesso è tempo di agire e dare risposte”, concludono
Trento, 17 dicembre 2025
