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Metalmeccanici, rinnovato il contratto

Risposta salariale significativa, rafforzamento di diritti e tutele e passi avanti sul contrasto alla precarietà

Metalmeccanici, rinnovato il contratto

Le Segreterie provinciali di FIM, FIOM e UILM del Trentino esprimono grande soddisfazione per il rinnovo del CCNL metalmeccanico, al termine di una delle trattative più difficili e delicate degli ultimi decenni, che restituisce al contratto nazionale un ruolo centrale per l’intero sistema industriale del Paese.

È un risultato frutto di 17 mesi di confronto e di oltre sette mesi di mobilitazione, con 40 ore di sciopero, centinaia di assemblee, presìdi e iniziative nei territori. Senza l’unità d’azione di FIM, FIOM e UILM e senza l’impegno straordinario di delegate e delegati, militanti, iscritti e di migliaia di lavoratrici e lavoratori metalmeccanici trentini, questo traguardo non sarebbe stato possibile.
Il contratto raggiunge un equilibrio avanzato: una risposta salariale significativa, che recupera l’inflazione e la supera sui minimi, il rafforzamento di diritti e tutele, passi avanti sul contrasto alla precarietà, salute e sicurezza, formazione, welfare contrattuale e una maggiore protezione per le lavoratrici e i lavoratori più fragili. Al tempo stesso vengono contenute le richieste più pesanti delle controparti su flessibilità e orario, salvaguardando l’impianto complessivo del contratto nazionale.

Non nascondiamo tuttavia che su diversi temi il rinnovo del contratto nazionale non ha fatto registrare gli avanzamenti auspicati con la piattaforma votata dalle lavoratrici e dai lavoratori: in primo luogo sulla riduzione dell’orario di lavoro, ma anche sui non assorbimenti degli aumenti, sul rilancio della contrattazione integrativa, sul rafforzamento di alcuni strumenti di welfare contrattuale. Sono argomenti questi che, al pari degli altri, rimangono per noi fondamentali e per i quali intendiamo pertanto continuare a lottare sul territorio attraverso la contrattazione integrativa. Questo rinnovo rappresenta pertanto una base di partenza più solida da cui proseguire la nostra iniziativa, ma non un punto di arrivo.

A partire dalle prossime settimane porteremo l’ipotesi di accordo in tutte le aziende del Trentino, aprendo un confronto approfondito con le lavoratrici e i lavoratori in vista della consultazione referendaria sul contratto. Sarà quello il contesto in cui, insieme, valuteremo nel merito punti di forza e limiti dell’intesa e condivideremo il giudizio complessivo sull’accordo, definendo come proseguire la nostra azione comune.

Da subito, però, cade l’alibi che da oltre un anno ha di fatto bloccato la contrattazione di secondo livello. La partita decisiva che si apre in Trentino è quella dei contratti aziendali e territoriali: premi di risultato, organizzazione e orari di lavoro, utilizzo concreto del nuovo inquadramento, conciliazione tempi di vita e di lavoro, welfare contrattuale. Su questo terreno FIM, FIOM e UILM del Trentino sono pronte a impegnarsi da subito, con determinazione unitaria, chiedendo alle controparti datoriali di non ostacolare l’apertura di nuovi tavoli negoziali e soprattutto di favorire la conclusione di quelli in corso – a partire dai confronti più rilevanti ancora sospesi – dimostrandosi all’altezza del risultato conquistato a livello nazionale.

Il rinnovo del CCNL è una vittoria collettiva; la sua piena attuazione, attraverso una stagione nuova e diffusa di contrattazione integrativa, sarà la sfida che vogliamo affrontare insieme alle metalmeccaniche e ai metalmeccanici trentini.

 

 

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