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Indennità consiglieri. In Regione spettacolo indecoroso

Cgil Cisl Uil: mentre sempre più famiglie sul nostro territorio non arrivano alla fine del mese i consiglieri regionali sono pronti ad intascare 700 euro di aumenti

L’ultima denuncia della situazione critica che vivono sempre più famiglie trentine è arrivata in questi giorni dal rapporto della Caritas diocesana: quasi 2.500 nuclei si sono rivolti ai centri ascolti per chiedere aiuto. I consiglieri regionali, invece, continuano ad abitare la loro torre d’avorio, indifferenti alla situazione di povertà e diseguaglianze crescenti nella nostra comunità. Non si spiega in altro modo l’ennesimo sabotaggio, ieri in commissione, del tentativo delle minoranze di bloccare gli aumenti delle indennità consiliari, pari a 700 euro. Aumenti automatici che così come sono stati congegnati non sono altro che dei veri e propri privilegi, che offendono tutti i lavoratori e le lavoratrici, i pensionati e le pensionate che ogni giorno devono fare i conti con un costo della vita crescente.

Lo abbiamo chiesto un mese fa, inascoltati, lo ribadiamo ancora una volta oggi: non è più tempo di giocare a nascondino. Nel rispetto di tutti i cittadini quegli aumenti vanno bloccati e sta al consiglio regionale individuare dei meccanismi di calcolo che garantiscano equità e misura. Se non ci sono le condizioni per andare in questa direzione chiediamo almeno alle forze di maggioranza di giocare a carte scoperte e di assumersi la responsabilità di aumenti evidentemente iniqui e fuori scala davanti a tutti i cittadini”

Trento, 14 novembre 2025

 

 

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