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E’ ora di fermare il genocidio a Gaza e aprire corridoi umanitari per i palestinesi in fuga

Un lungo e rumoroso corteo per le strade del centro storico di Trento. “Impossibile restare ancora immobili di fronte al massacro”

E’ ora di fermare il genocidio a Gaza e aprire corridoi umanitari per i palestinesi in fuga

Un lungo, rumoroso corteo ha percorso oggi pomeriggio il centro storico di Trento al grido di “Palestina Libera”. Numerosi i cittadine e le cittadine che hanno raccolto l’appello della Cgil del Trentino e di associazioni e partiti politici per manifestare contro il genocidio della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza e per chiedere ancora una volta azioni concrete per fermare il massacro di donne, uomini e bambini per mano dell’esercito israeliano. Si è tornati in piazza anche per ribadire la necessità che le istituzioni a tutti i livelli smettano di temporeggiare e prendano scelte concrete e incisive per spingere il Governo israeliano al rispetto del diritto internazionale che continua impunemente a calpestare.

 

Quattro gli obiettivi ribaditi in apertura della manifestazione:

 

    • la condanna formale da parte dei comuni trentini, della Provincia autonoma di Trento, del Governo italiano e dell’Unione Europea del genocidio della popolazione palestinese nella striscia di Gaza perpetrato dal Governo israeliano;

 

    • l’adozione conseguente da parte delle stesse istituzioni di misure sanzionatorie nei confronti del Governo israeliano e la conclusione delle forme di cooperazione di qualsiasi tipo con Israele, sostenendo il boicottaggio messo in atto da cittadine e cittadini dei prodotti delle aziende israeliane;

 

    • il sostegno concreto alla missione della Global Sumud Flotilla affinché gli aiuti possano giungere tempestivamente a destinazione e supportare la popolazione stremata di Gaza;

 

    • l’apertura da parte delle istituzioni a livello locale e nazionale di corridoi umanitari - già sperimentati per esempio per la popolazione ucraina - a favore dei palestinesi che volessero lasciare la Striscia per motivi umanitari.

 

 

 

 

Trento, 19 settembre 2025

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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