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Aquafil: gli esuberi per ora scendono a 21

Oggi pomeriggio nuovo confronto tra azienda e sindacati sulla riorganizzazione e la riduzione del personale. Ipotizzate uscite volontarie e pensionamenti per ridurre l’impatto dei licenziamenti

Nuovo confronto questo pomeriggio tra le organizzazioni sindacali, Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec, e i vertici aziendali di Aquafil sul piano di esuberi annunciato dall’azienda una settimana fa. Nel corso del confronto la società ha ridotto il numero di licenziamenti, che scendono a ventuno. Di questi poco meno della metà potrebbero essere trasformati in uscite volontarie e pensionamenti. Aquafil ha anche aperto alla ulteriore proposta dei sindacati di valutare la possibilità di collocare parte degli esuberi restanti negli altri siti produttivi del gruppo in Trentino.

Anche oggi è stato ribadito che i tagli riguardano personale specialistico e sono frutto di una pluralità di cause, tra cui un calo volumi, la necessità di unificare alcune funzioni per semplificare e razionalizzare l’organizzazione e migliorarne il coordinamento, oltre che ridurre i costi.

I sindacati, dal canto loro, hanno ribadito all’azienda la necessità di avere informazioni chiare e trasparenti sui piani futuri, garanzie per chi esce, ma anche impegni di investimento per gli altri dipendenti, oltre 500, che restano a lavorare ad Arco.

Dal 2 ottobre partirà un ciclo di assemblee in azienda per informare tutti i dipendenti.

Arco, 22 settembre 2025

 

 

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