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Precarietà e salari bassi le priorità per il personale della scuola trentina. L’assessora ne prenda

Meo (Flc): ad oggi nessuna scelta incisiva in questa direzione, solo piccoli aggiustamenti di poca sostanza

Se di bilancio dobbiamo parlare per la scuola trentina, dal nostro punto di vista si tratta di un bilancio magro in cui non si individuano né scelte né investimenti significativi nella direzione di migliorare il sistema dell’istruzione provinciale e di quanti lo tengono in piedi con il loro impegno”. Lo afferma il segretario provinciale della Flc del Trentino, Raffaele Meo, ricordando che in quasi due anni di legislatura non si sono viste scelte dirimenti.
Da Via Muredei, dunque, rilanciano su quelle che sono le priorità del sindacato. Priorità, sottolinea Meo, “che in più occasioni sono state poste al centro del confronto con l’assessora Gerosa e i vertici del Dipartimento Istruzione senza trovare alcuna risposta significativa”.
Flc rilancia dunque su due questioni: il tema delle retribuzioni del personale scolastico - dai docenti al personale tecnico-amministrativo, agli assistenti educatori – e il precariato.
Ed in particolare sulla questione salari il confronto sulla parte economica del contratto 2025/2027 non è ancora stato avviato, mentre per quanto riguarda la chiusura della parte economica del triennio 2024/2027 la posizione della CGIL è nota: adeguamenti al 9% a fronte di un’inflazione al 16% sono inaccettabili. Pochi avanzamenti anche sulla parte normativa che non è stata ancora aperta per i docenti, mentre sono in programma un paio incontri per il personale tecnico amministrativo ed educativo. “Arriviamo al tavolo consapevoli che le risorse stanziate sono insufficienti per prendere in mano le questioni più importanti e annose. Nozze con i fichi secchi non se ne fanno”, rimarca il segretario.
In particolare Flc insiste sulla ricostruzione di carriera per i precari di medio/lungo corso anche per tutto il personale del cosiddetto “contrattone” - che abbraccia il personale ATA, assistente educatore, docente della formazione professionale, insegnante e coordinatore pedagogico dell’infanzia - e sull’introduzione di un meccanismo automatico di progressione stipendiale garantita a tutti i precari, che oggi non esiste. Ancora la richiesta di valorizzare e riqualificare la figura degli assistenti educatori.
Altro tema è l’assunzione dei docenti a termine dal 1° settembre, anticipando all’ultima decade di agosto la chiamata unica per l’assegnazione degli incarichi per consentire un inizio dell’anno scolastico più fluido per i docenti, le segreterie e gli studenti, e per non creare come ogni anno buchi retributivi e contributivi ai docenti. Ancora, per le insegnanti della scuola dell’infanzia e gli assistenti educatori annuali, tutti precari, la previsione della retribuzione estiva quanto invece allo stato attuale sono lasciati a casa a fine giugno senza salvagente.
Sempre sul fronte docente Flc rilancia sul tema della disconnessione. “Giusto rivendicare questo diritto per studenti e famiglie, ma allo stesso tempo è necessario farlo anche per gli insegnanti, prevedendo parallelamente un’azione di netta sburocratizzazione delle loro mansioni e rendendo più efficace, più mirata, più sintetica e meno pressante la comunicazione della scuola, dell’amministrazione e delle famiglie verso gli insegnanti.”
“Di tutte queste questioni non sembra vi sia traccia nelle strategie che l’assessora intende mettere in atto. Siamo quasi a metà legislatura e non abbiamo ancora visto niente di importante”, conclude Meo.

 

Trento, 13 giugno 2025

 

 

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