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Emergenza casa. Giunta e maggioranza mettono la testa sotto la sabbia

Cgil Cisl Uil: inaccettabile immobilismo di fronte alle difficoltà di moltissime famiglie trentine. Il bisogno di abitazione non si risolve con interventi di pura facciata contro lo spopolamento delle valli

Il piano della Giunta potrà portare la media 7 appartamenti all’anno, quindi sette famiglie, in ciascuno dei 33 comuni a rischio spopolamento. Non serve aggiungere altro per comprendere che Esecutivo e maggioranza provinciale continuano ad ignorare l’emergenza abitativa della nostra provincia, lasciando sole numerose famiglie che non riescono a trovare una casa per i costi fuori mercato rispetto ai redditi, per la speculazione degli affitti turistici di fronte alla quale questa giunta, colpevolmente dal nostro punto di vista, alza le mani senza nulla fare”. Usano parole dure Cgil Cisl Uil del Trentino dopo quello che è accaduto ieri in Consiglio provinciale. “E’ dalla scorsa legislatura che chiediamo un intervento serio per rimettere in equilibrio il sistema casa nella nostra provincia, con un mix di interventi dalla leva fiscale agli alloggi sociali, al fondo di housing sociale, alla regolazione degli affitti brevi. Nessuno è contro il turismo né contro la proprietà privata, ma è compito della politica e del legislatore compiere scelte che tutelino tutta la comunità, non gli interessi di pochi”, insistono Manuela Faggioni, Michele Bezzi e Walter Largher.

I tre sindacalisti tornano a chiedere interventi strutturali seri. “Non si ferma lo spopolamento con queste misure se non si investe nel rafforzamento del sistema economico e dei servizi delle periferie. Allo stesso tempo guardare ai piccoli comuni periferici, ignorando il gravissimo affanno dei comuni maggiori con forte pressione abitativa è miope e controproducente per la tenuta sociale ed economica della nostra comunità. Senza dimenticare che i precedenti interventi per sostenere il ripopolamento dei comuni più periferici hanno avuto scarso successo. Ostinarsi senza cambiare ricetta è veramente inconcepibile e dannoso per tutti”. Non sembra all’ordine del giorno poi la questione casa per i giovani: se non si investe per un territorio attrattivo anche sul piano occupazionale i giovani vanno via, dai grandi centri e da quelli più piccoli.

Intanto Cgil Cisl Uil sono ancora in attesa di conoscere lo studio promesso dall’assessore Failoni su emergenza abitativa e turismo. “Per prendere tempo mesi fa l’assessore aveva annunciato un osservatorio ad ho0c allo scopo di conoscere meglio il fenomeno per poi individuare misure d’intervento. Già allora abbiamo detto che era un “prendere tempo per non agire”. Oggi lo ribadiamo così come ribadiamo l’urgenza di convocare il tavolo provinciale per la casa. Su questo l’assessore Marchiori continua a non dare alcun riscontro”, concludono.

 



Trento, 13 marzo 2025

 

 

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