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Metalmeccanici. Venerdì otto ore di sciopero per il contratto

Nuova protesta in Trentino per sostenere la riapertura della trattativa sul rinnovo

A poco più di un mese dall’ultima protesta i metalmeccanici dell’industria trentina tornano a scioperare. Le tute blu di Fiom, Fim e Uilm incrociano le braccia per otto ore venerdì, 20 febbraio.

Il nuovo pacchetto di mobilitazione, indetto in tutta Italia unitariamente con articolazioni territoriali, è la risposta all’intransigenza con cui i datori di lavoro intendono gestire la trattativa per il rinnovo contrattuale nazionale. Dopo l’alta adesione allo sciopero indetto tra dicembre e gennaio Federmeccanica e Assistal non hanno fatto alcun passo avanti per la riapertura del confronto con i sindacati, che resta l’obiettivo principale della protesta dei metalmeccanici.

Le controparti continuano ad insistere sulla loro contro-piattaforma rifiutando, nel concreto, qualsiasi ipotesi di aumenti contrattuali definiti per le lavoratrici e i lavoratori.

Il punto di maggiore distanza è proprio la questione salariale. Fiom, Fim e Uilm chiedono un aumento contrattuale in busta paga di 280 euro (al livello C3) e giudicano inaccettabile la richiesta di non prevedere nessun aumento definito nel contratto nazionale.

La piattaforma sindacale votata dalle lavoratrici e dai lavoratori punta ad un recupero del potere d’acquisto con aumenti retributivi certi, alla riduzione dell’orario di lavoro e al contrasto della precarietà.

E’ il momento di scioperare tutti insieme, per riaprire la trattativa, negoziare le nostre richieste e riconquistare il contratto nazionale”, sottolineano le tre sigle invitando tutte le lavoratrici e i lavoratori ad aderire allo sciopero.

 

 

 

 

 

Trento, 19 febbraio 2025

 

 

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