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Accoglienza. Indignano le condizioni in cui versano alcune richiedenti asilo

Coordinamento Donne Cgil: situazione che offende la nostra comunità

E’ vergognoso che alcune donne richiedenti protezione internazionale non trovino una soluzione in cui dormire al caldo e soprattutto al sicuro e siano costrette a trascorrere la notte all’addiaccio, esposte anche a molteplici pericoli. E’ una situazione che ci indigna profondamente e che dimostra come l’irresponsabilità con cui è gestito il sistema dell’accoglienza in Trentino faccia pesare le sue inefficienze sulla pelle delle persone più deboli e fragili”. Lo sostiene Manuela Faggioni con il coordinamento Donne della Cgil del Trentino appresa la notizia di alcune richiedenti che trascorso il periodo di permanenza nelle strutture femminili messe a disposizione da Piazza Dante non hanno un tetto sotto cui dormire e sono costrette a trovare soluzioni di fortuna. “Sono un centinaio le persone che vivono sotto i ponti a Trento e questo dovrebbe farci indignare come comunità. Che tra queste vi siano anche delle donne, purtroppo in situazioni di maggiore vulnerabilità, è inaccettabile. Non servono misure tampone che trovino soluzioni estemporanee ai casi che hanno la fortuna di arrivare all’attenzione dell’opinione pubblica grazie ai media, servono misure di accoglienza umane e dignitose per tutti coloro che ne hanno diritto. La Provincia aggiorni

le linee guida per l’accoglienza femminile e si superi una logica di scaricabarile sulla pelle dei meno fortunati”.

Il Coordinamento chiede anche se ci accertino le condizioni igieniche delle strutture di accoglienza. “Sapere di persone che dormono in materassi infestati dalla cimici è inaccettabile. Queste persone hanno già esiste drammatiche. Il minimo è garantire un luogo pulito e dignitoso”, conclude Faggioni.

 

Trento, 12 febbraio 2025

 

 

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