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Ddl Sicurezza. Sabato 22 febbraio manifestazione a Trento

Il corteo partirà da via Verdi alle 15,30. La Cgil aderisce

Ddl Sicurezza. Sabato 22 febbraio manifestazione a Trento

Il Ddl “Sicurezza” rappresenta un attacco frontale ai diritti e alle libertà fondamentali, una stretta repressiva che vuole colpire chiunque voglia opporsi alle politiche di austerità, sfruttamento, devastazione ambientale e smantellamento dei servizi pubblici. Lo dicono movimenti, organizzazioni, sindacati, lo hanno ribadito organismi internazionali fra cui il Consiglio d’Europa, l’OCSE e l’ONU, che hanno apertamente espresso preoccupazione per la natura illiberale di questo testo di legge.

Per queste ragioni anche a Trento sabato 22 febbraio si torna in piazza per manifestare democraticamente. Alla manifestazione aderisce anche la Cgil del Trentino. Il corteo partirà da via Verdi alle 15,30 e si concluderà in piazza Cesare Battisti.

Sotto il documento condiviso dalla Rete regionale contro il Ddl Sicurezza.

 

 

 

Il Ddl “Sicurezza” - Disegno di Legge 1236 - rappresenta un attacco frontale ai diritti e alle libertà fondamentali, una stretta repressiva che vuole colpire chiunque voglia opporsi alle politiche di austerità, sfruttamento, devastazione ambientale e smantellamento dei servizi pubblici. Lo dicono movimenti, organizzazioni, sindacati, lo hanno ribadito organismi internazionali fra cui il Consiglio d’Europa, l’OSCE e l’ONU, che hanno apertamente espresso preoccupazione per la natura illiberale di questo testo di legge.

Ecco perché non possiamo restare in silenzio di fronte ad un provvedimento che criminalizza il dissenso e le principali lotte sociali - da quelle per il lavoro, per la casa, per la giustizia ambientale - limitando la libertà di manifestare e colpendo proprio le fasce più deboli e marginalizzate della società.

Non possiamo accettare che l’Italia segua il modello autoritario ungherese.

Quella del governo Meloni non è una ricerca di maggiore “sicurezza”, ma un tentativo di avere una società paralizzata dalla paura, in cui la partecipazione attiva sia ostacolata.

Le persone migranti subiscono nuove discriminazioni, e particolarmente allarmanti sono le norme che negano la sospensione della pena per le donne in gravidanza e l’istituzione del reato di “rivolta penitenziaria” nella carceri e nei CPR, che equipara la resistenza passiva a quella attiva, in un contesto detentivo già segnato dal sovraffollamento e dall’aumento incessante dei suicidi. Il Ddl prevede, inoltre, la cessione dei dati personali delle pubbliche amministrazioni ai servizi segreti e introduce esenzioni di responsabilità per reati eversivi commessi dagli stessi apparati di intelligence.

Noi vogliamo rispondere con la mobilitazione, con la convergenza delle organizzazioni antifasciste, antirazziste e democratiche per riaffermare i principi della nostra Costituzione.

Vogliamo anche riprenderci e risignificare il concetto di “sicurezza”: per noi sicurezza significa riaprire una stagione in cui i temi della giustizia sociale e ambientale diventino davvero prioritari e maggioritari.

A Trento, la resistenza contro il Ddl “Sicurezza” è già iniziata. La grande manifestazione nazionale del 14 dicembre 2024 ha dimostrato che esiste un movimento che non solo si oppone a queste politiche, ma è in grado di portare istanze e prospettive alternative all’estrema destra che vediamo avanzare in tutta Europa.

Sabato 22 febbraio scendiamo in piazza per una nuova manifestazione alla quale invitiamo tutta la cittadinanza che si riconosce nei valori antifascisti e antirazzisti.

Uniamo le nostre voci contro il Ddl “Sicurezza” e contro la cancellazione dei nostri diritti!

NO al Ddl “Sicurezza”, SÌ ai diritti costituzionali!

Rete regionale contro il Ddl Sicurezza

 

 

 

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