Code per i posti in RSA: da aprile ad oggi siamo ancora ai proclami
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Era aprile dello scorso anno quando sul territorio di Trento per l’assegnazione di posti liberi nelle RSA furono necessarie agli utenti code estremamente faticose, ed inutili vista la disparità tra richiedenti e posti disponibili, ed oggi dopo quasi un anno la medesima situazione si riproduce con il medesimo scandalo a Rovereto. Nel mezzo un buon numero di proclami estremamente generici, un aumento delle rette a carico delle famiglie e nessun tavolo operativo per uscire da questa situazione insostenibile.
Insostenibile per gli utenti e le loro famiglie, che continuano a non trovare risposte coerenti né in materia di bisogni assistenziali diretti, né in merito ai bisogni di assistenza domiciliare e sanitari di prossimità.
Insostenibili per i lavoratori del settore, che vedono aumentare i carichi di lavoro senza intravvedere soluzioni di sistema che possano mettere ordine alla gravità dei bisogni ed aumentare gli addetti.
Insostenibili per tutta la cittadinanza trentina che vede l’assistenza agli anziani in estrema difficoltà e sa che il numero degli anziani aumenterà nei prossimi anni in rapporto alla popolazione.
Crediamo che il tempo dei proclami sia finito e sia arrivato il tempo di mettere in cantiere delle soluzioni che partano dal potenziamento dell’assistenza domiciliare diretta a cura delle Comunità di Valle e dei Comuni di Trento e Rovereto con la programmazione di assunzioni straordinarie e proseguano con il finanziamento ed il potenziamento degli appalti già in essere per l’assistenza domiciliare, con il potenziamento degli organici delle RSA e la ridefinizione dei parametri e finalmente si concludano con una previsione di contenuti del sistema di sanità territoriale. È insomma il tempo di fornire soluzioni integrate al problema dell’assistenza sui singoli territori e dell’invecchiamento attivo.
La FP e lo SPI CGIL seguono e conoscono bene tutte le declinazioni di questo sistema, dalla sanità al terzo settore, dalle RSA (pubbliche e non) alle Comunità di Valle sia rappresentandone i lavoratori che gli utenti e le famiglie e siamo disponibili a un confronto operativo con la Giunta e con tutti gli altri soggetti coinvolti nel sistema, ma servono strategie, programmi seri, finanziamenti e voglia di mettere a terra le cose, altrimenti di qui a 10 mesi le scene che abbiamo visto a Trento ed a Rovereto, scene indegne di un territorio che da sempre si è impegnato nell’assistenza agli anziani, si ripeteranno nuovamente.
Chiediamo pertanto all’Assessore Tonina un incontro e soprattutto che si esca il più rapidamente possibile da questa situazione di stallo.
Trento, 4 febbraio 2025