Hotel chiusi per mafia. “Il sistema turistico alzi la guardia contro le infiltrazioni”
Cgil Cisl Uil del Trentino: “Grande preoccupazione. Ora si mettano in sicurezza i lavoratori coinvolti nelle chiusure”
La chiusura di tre hotel al Tonale per mafia suscita forte preoccupazione in Cgil Cisl Uil del Trentino. Purtroppo è l’ennesima conferma che il nostro territorio è finito da tempo nel raggio di attenzione di interessi illeciti della criminalità organizzata, come ha dimostrato anche l’inchiesta Perfido, ma anche che nel sistema imprenditoriale locale ci sia il rischio di sottovalutare il rischio infiltrazioni, a fronte della ricerca dell’utile economico immediato nell’affidamento di strutture che potrebbero sicuramente essere meglio gestite a livello locale, finendo così nell’intraprendere rapporti economici con realtà poco affidabili. “E’ successo in più occasioni per la gestione del personale, anche negli alberghi e nei processi di esternalizzazione che penalizzano i lavoratori, e succede nuovamente quando come ora si costruiscono sodalizi che rischiano di essere più orientati alla massimizzazione del profitto che alla verifica del rispetto di tutte le regole”, dichiarano allarmati i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti. “Gli inquirenti saranno chiamati a verificare se i proprietari degli alberghi, come confidiamo, fossero all’oscuro delle trame illecite della società a cui avevano affidato la gestione dei loro hotel, ma sicuramente una maggiore attenzione preventiva non avrebbe guastato. E’ sempre l’imprenditore che sceglie i propri partner in affari”.
Per i sindacati questa vicenda, come la recente inchiesta della magistratura sulla commistione tra affari e politica è un’ulteriore prova del fatto che il Trentino con il suo tessuto sociale ed economico rischia di trovarsi privo dei necessari anticorpi per contrastare efficacemente il radicarsi di interessi illeciti. “Più volte in questi anni - ricordano Grosselli, Bezzi e Alotti - la Procura di Trento ha lanciato allarmi sulle infiltrazioni di tipo mafioso anche nel settore turistico. Anche per questo non ci sono attenuanti né giustificazioni. Semmai quanto accaduto in Tonale deve essere la spinta a prendere coscienza della situazione e a mettere in atto sia controlli sia strumenti di prevenzione in termini di azioni mirate a rafforzare la cultura della legalità, dentro le imprese e nella società civile”, proseguono.
Infine Cgil Cisl Uil del Trentino chiedono che i lavoratori coinvolti nelle chiusure siano messi in sicurezza. “Non possono essere loro a pagare per la leggerezza delle azioni altrui”, concludono.
Trento, 13 dicembre 2024