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Il diritto all’istruzione degli adulti compie cinquant’anni

Giovedì 28 novembre presso la Sala Filarmonica di Rovereto un documentario racconta il percorso che ha portato dalle 150 ore all’Eda permettendo a migliaia di lavoratori, cittadini e stranieri di emanciparsi attraverso la scuola

Il diritto all’istruzione degli adulti compie cinquant’anni

Le 150 ore, il diritto allo studio per gli adulti, compie cinquant’anni. Esattamente nel 1974, con la firma del contratto nazionale dei metalmeccanici veniva introdotta la possibilità per le lavoratrici e per i lavoratori di formarsi e arrivare al conseguimento di un titolo di studio (la licenza media) usufruendo di un monte ore di permessi retribuiti, appunto 150 ore in un anno.

La Cgil del Trentino e il Comune di Rovereto con la collaborazione del Cineforum Rovereto celebrano questo anniversario con una serata di approfondimento, giovedì 28 novembre presso la Sala Filarmonica di Rovereto con la proiezione del documentario "Dalle 150 ore all'EDA- Rovereto 1974-2024" di Stefano Giordano e Luciano Stoffella.

 

Ad aprire la serata saranno i saluti Micol Cossali e Silvia Valduga, assessore del Comune di Rovereto, e di Cinzia Mazzacca della CGIL.

La proiezione sarà preceduta da un momento di riflessione con gli interventi del sovrintendente scolastico Giuseppe Rizza, dello storico Quinto Antonelli e della responsabile del Centro EDA di Rovereto Irene Gritti. Modera l’incontro Matteo Zadra responsabile del Cineforum.


In mezzo secolo lo strumento delle 150 ore è profondamente cambiato, ma resta immutato il suo valore di importante mezzo per consentire agli operai ieri, agli stranieri oggi, di emanciparsi e aspirare ad una vita migliore attraverso l’istruzione.

Iniziata con i corsi sperimentali di licenza media per operai fortemente sindacalizzati del 1975, nei successivi decenni la scuola media per adulti si è progressivamente aperta ad altre categorie scolasticamente marginalizzate. Negli anni hanno partecipato all’esperienza disoccupati, casalinghe, adolescenti in dispersione scolastica, detenuti della casa circondariale, stranieri.

Questi continui cambiamenti dell’utenza, riflesso di importanti trasformazioni sociali, politiche, economiche e culturali, hanno rappresentato una sfida per gli insegnanti, impegnati a rispondere con una scuola flessibile, inedita, appropriata alle mutevoli situazioni.

 

Il documentario è il racconto di questo percorso sulla strada dell’accoglienza e dell’inclusione, costruito con le testimonianze dei protagonisti (principalmente insegnanti e corsisti), unitamente a materiale fotografico, illustrativo e a filmati originali e di repertorio.

Ne emerge il racconto di una speciale tipologia di scuola come riflesso diretto di tante, diverse trasformazioni del nostro contesto socio/territoriale negli ultimi 50 anni. 

La partecipazione alla serata è libera e gratuita.

 

 

Rovereto, 25 novembre 2024

 

 

 

 

 

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