Mensa di Albiano: «Le parti si parlano, speriamo in un nuovo affido del servizio»
Si aprono spiragli per una soluzione di lungo periodo alla mensa di Albiano: finalmente infatti, grazie anche al forte impegno di Fillea Cgil, gli interlocutori hanno intavolato un confronto che potrà portare allo sblocco della situazione
Si aprono spiragli per una soluzione di lungo periodo alla mensa di Albiano: finalmente infatti, grazie anche al forte impegno di Fillea Cgil, gli interlocutori hanno intavolato un confronto che potrà portare allo sblocco della situazione.
A essere coinvolti sono il Comune di Albiano, proprietario dello stabile sede della mensa, il Consorzio cave direttamente interessato perché proprio gran parte dei lavoratori del porfido sono gli utenti del servizio, e la Cirfood attuale gestore della mensa.
Per quanto riguarda l’edificio, spiegano il segretario generale di Fillea Giampaolo Mastrogiuseppe e Manuel Ferrari, qualche miglioria è arrivata: il Comune ha sistemato il riscaldamento e gli intonaci, nei mesi invernali ha promesso di intervenire sul pavimento.
Quanto alla qualità dei pasti, Cirfood qualche tempo fa ha optato per servire ad Albiano pietanze preparate altrove e, lo dicono anche gli utenti, la qualità è migliorata. La stessa ditta lamenta infatti la presenza di attrezzature obsolete, che rendono difficile il servizio. Non solo: l’affido a Cirfood avviene da molti anni in deroga, dunque per periodi brevi, senza che venga effettuata una vera e propria gara per l’assegnazione che potrebbe avere una durata di medio periodo. Questo consentirebbe a Cirfood di valutare anche investimenti propri nel servizio.
La gara manca da anni anche per un problema di attribuzione di competenze tra Comune e Servizio cave. La novità è, dunque, che finalmente tutti i soggetti coinvolti hanno ripreso a dialogare e questo apre spiragli per lo sblocco di una situazione che si trascina da più di un decennio.
Come ricorda il sindacato: «Queste persone fanno un lavoro duro, avere pasti nutrienti e di qualità è indispensabile».