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Perfido 2: Fillea Cgil parte civile

Perfido: al via il secondo filone dell’inchiesta che, nella prima fase, ha sancito l’infiltrazione mafiose di tipo ‘ndranghetista nel settore del porfido in Trentino

Perfido 2: Fillea Cgil parte civile

Perfido: al via il secondo filone dell’inchiesta che, nella prima fase, ha sancito l’infiltrazione mafiose di tipo ‘ndranghetista nel settore del porfido in Trentino. Imputati, stavolta, anche i cosiddetti colletti bianchi. Di nuovo, la Fillea Cgil del Trentino ha deciso di costituirsi parte civile con l’avvocato Giovanni Guarini.

«Lo statuto è chiaro fin dal primo articolo - afferma il Segretario generale Giampaolo Mastrogiuseppe – La Cgil ripudia fascismo e razzismo, sostiene i valori e i principi di legalità e contrasta con ogni mezzo le associazioni mafiose, terroristiche e criminali, lo stesso è a dirsi per lo scambio elettorale politico mafioso, uno dei reati contestati agli imputati, che inquina il voto e uccide la democrazia e i diritti».

La Fillea Cgil è la categoria che associa le lavoratrici e i lavoratori del settore delle costruzioni e il porfido, nel macrosettore “lapidei”, è parte rilevante del comparto in Trentino. Anche se, ormai, ridotto in termini di addetti (circa 500) resta l’unico vero distretto industriale presente in Provincia: dall’estrazione della pietra di porfido fino alla posa del prodotto lavorato.

«Come detto, la Fillea non vuole e non può esimersi dal prendere parte alla seconda fase di questo processo. La difesa dei lavoratori del settore viene esercitata in più momenti della vita lavorativa: stipula dei contratti collettivi nazionali, contratti collettivi provinciali (per il rinnovo dell’ultimo Ccpl i lavoratori dovettero scioperare per ben 8 giorni di fila), vertenze individuali per il riconoscimento dei propri diritti contrattuali. Tale difesa non può venir meno nemmeno in questo contesto, dove in ballo c’è anche la dignità delle persone. Tuteliamo i lavoratori e in qualche misura anche le imprese sane. Non si può e non si deve mai abbassare la guardia; non possiamo permettere alle mafie di qualsiasi tipo di dettare le condizioni di lavoro, in questo procedimento sono imputate persone accusate di aver omesso il soccorso, aver omesso di denunciare e aver favorito coloro che hanno barbaramente ridotto in fin di vita il lavoratore cinese HU Xupai, colpevole semplicemente si aver reclamato i propri minimi diritti retributivi, con la nostra costituzione esprimiamo a lui e a tutti i lavoratori sfruttati la nostra profonda vicinanza».

 

 

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