Permessi studio per i docenti precari: risultato positivo
Anticipata al 16 settembre la possibilità di presentare domanda e ricevere risposta in tempi stretti
Da settimane, con particolare riferimento alle ultime due in vista della cosiddetta “chiamata unica” per l’assunzione dei docenti a tempo determinato, chiusa la settimana scorsa, la FLC CGIL del Trentino chiedeva pressantemente un incontro all’amministrazione per affrontare la questione della concessione dei permessi retribuiti di diritto allo studio ai docenti precari assunti col primo giorno di scuola tramite il sistema della chiamata unica e coloro che stanno assumendo l’incarico in queste ore e lo assumeranno nelle prossime settimane.
Su nostra insistenza ieri il Dipartimento ci ha convocato con urgenza per oggi. L’incontro ha segnato un passaggio positivo, vale a dire anticipare al 16 settembre la possibilità di presentare domanda per la concessione dei permessi retribuiti per studio, le cosiddette “150 ore”, anche per i docenti che hanno assunto servizio il 9 settembre, primo giorno di scuola - la stragrande maggioranza dei precari – o lo stanno assumendo in queste ore al ricevimento delle proposte d’incarico via SMS dei posti residui. Era fondamentale poter anticipare dall’11 novembre, come previsto, al 16 settembre, la possibilità di presentare domanda; in questo modo i docenti riceveranno riscontro alla propria istanza entro il 27 settembre e ciò consentirà a chi è impegnato in corsi universitari, corsi abilitanti, tirocini e altri momenti di formazione imprescindibili per un docente, di fruire dei permessi già dal ricevimento di riscontro positivo. Diversamente, se il termine fosse rimasto solo quello dell’11 novembre, avrebbero dovuto attendere una risposta che non sarebbe arrivata prima della seconda o terza decade di novembre, il che avrebbe reso vana o quasi la concessione dei permessi dato che a quell’epoca molti dei corsi, dei tirocini e degli impegni, soprattutto quelli legati ai percorsi per l’abilitazione, sarebbero in via di conclusione. Si tratta di un passaggio non banale perché la formazione per il conseguimento dell’abilitazione o della specializzazione per il sostegno non è solo un caposaldo per la qualità di tutto il sistema, ma è anche un momento centrale della percorso professionale di un docente in quanto sono prerequisito essenziale per il concorso per l’immissione in ruolo. Mai come quest’anno, con il lancio – tardivo – dei nuovi percorsi abilitanti era fondamentale dare ampio accesso al diritto allo studio perché molti docenti stanno cercando una complessa quadratura del cerchio tra l’incarico appena assunto a scuola, la frequenza dei corsi, lo svolgimento dei tirocini e i propri impegni familiari.
Un primo risultato che mette un po’ d’ordine per coloro che hanno assunto il primo giorno di scuola, ma che non abbraccia coloro che ancora in queste ore e nelle prossime settimane assumeranno servizio su nuove proposte d’incarico e non faranno in tempo presentare domanda entro il 16 settembre. Per loro abbiamo chiesto un termine intermedio, nella prima decade d’ottobre, di modo che possano ricevere una risposta di lì a poco, diciamo nella seconda decade, e poter chiedere i permessi a partire da quel momento per far fronte ai propri impegni di formazione. Su questo punto attendiamo luce verde dall’amministrazione.
Trento, 10 settembre 2024