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Rinnovo Contratto Provinciale Sanità Pubblica: ubito i tavoli per l’Ordinamento professionale

Fp Cgil ricorda all’assessore Tonina gli ulteriori impegni previsti dal protocollo del 18 aprile

La Fp Cgil del Trentino ha sottoscritto l’accordo stralcio del 25 giugno 2024, ratificato con la delibera di Giunta di lunedì scorso che, in aggiunta agli aumenti a regime pari al 6,33% da gennaio 2024 - aumenti che il sindacato continua a ritenere del tutto insufficienti a fronte di un’inflazione nel periodo che il solo indice IPCA misura al 15,4% - consente un adeguamento dei livelli indennitari con un'equilibrata ripartizione tra le varie figure di personale, infermieri ed altre figure sanitarie, oss, amministrativi, tecnici, operai e ausiliari, come richiesto e previsto dal protocollo del 18 aprile.

“Ricordiamo tuttavia all’assessore Tonina, che giustamente parla di passo avanti, che altri e altrettanto importanti sono gli impegni che il protocollo del 18 aprile scorso prevede, un atto politico firmato dalla Fp Cgil sulla base di nostre richieste opportunamente recepite”, così Luigi Diaspro e Marco Cont della Fp Cgil del Trentino replicano all’assessore Tonina sulla delibera di Giunta appena varata.

"In particolare, e tra gli altri, due sono gli impegni sui quali abbiamo fondato la nostra positiva valutazione: ripristinare le risorse per l’ordinamento professionale (che sono state dirottate sulla retribuzione accessoria di cui all’accordo stralcio del 24 giugno) e realizzare l’armonizzazione dei trattamenti giuridici ed economici tra i comparti Sanità ed Autonomie Locali per porre freno al dumping all’interno dei vari comparti pubblici trentini e alla fuga di personale dalla Sanità. Chiediamo quindi con forza la costituzione dei due tavoli di confronto necessari per l’elaborazione di questi due importanti strumenti per la valorizzazione e riqualificazione del personale, anche in relazione a quanto già licenziato dal livello nazionale con l'introduzione di un sistema di incarichi cui corrispondono funzioni aggiuntive o di maggiore complessità nell'ambito del profilo professionale di appartenenza con relativi differenti regimi indennitari".

Diaspro e Cont aggiungono: "Siamo in forte ritardo rispetto al resto del Paese e agli altri territori ad autonomia speciale, con conseguente divario in termini di riconoscimento professionale oltre che retributivo e di conciliazione dei tempi, per cui riteniamo prioritario tradurre nell’agenda programmatica dei lavori questi impegni".

 

Costi per visite private

Diaspro e Cont condividono l’allarme della presidente Viliotti (Consulta per la Salute) sulla relazione annuale del Ministero della Salute: "L’aumentata spesa pro-capite dei trentini per le prestazioni libero professionali in intramoenia rileva da una parte la crescente necessità di accesso a visite specialistiche che evidentemente non si riescono ad ottenere con le modalità ordinarie (impegnativa) per i lunghi tempi d’attesa e, dall’altra, lo scivolamento di ulteriori risorse verso il privato. Non secondarie le gravi disuguaglianze che un tale sistema determina rispetto a coloro che non possono permettersi questi livelli di spesa per garantirsi il bene salute. Bene, dunque, la proposta dell’intramoenia agevolata, ma rischia di essere una risposta parziale e non strutturale ad un sistema che gradualmente anche in Trentino, come dimostrano i dati, sta deragliando sempre più verso la privatizzazione dei servizi pubblici".

“Per queste ragioni è necessario riprendere un confronto a tutti i livelli, anche con le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori, per un’analisi complessiva del sistema salute in Trentino”, concludono Cont e Diaspro.

 

 

 

 

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