Liquidazioni bloccate perché serve un'ulteriore relazione da parte dei responsabili per spiegare le ore in più già lavorate e precedentemente autorizzate

È ancora senza risposta la richiesta di incontro che Fp Cgil ha inoltrato a fine luglio all'Azienda sanitaria per avere chiarimenti in merito alla liquidazione delle ore extra lavorate nel 2023. Tali somme, infatti, avrebbero dovuto essere inserite nella busta paga di luglio, ma l'Azienda ha rimandato il pagamento chiedendo ai responsabili una relazione motivata degli straordinari. "È un ritardo inspiegabile che va a penalizzare ulteriormente personale che, molto spesso, non ha nessuna possibilità di scelta in merito a queste ore aggiuntive - denunciano Luigi Diaspro, segretario generale di Fp Cgil, e Marco Cont, funzionario Fp Cgil con delega alla sanità -. Senza la disponibilità dei dipendenti e delle dipendenti del settore a lavorare più di quanto previsto dal contratto, reparti e ambulatori non potrebbero funzionare a pieno regime. E ora viene messo in dubbio che queste ore siano state davvero necessarie, dimenticandosi che tutti gli straordinari devono essere autorizzati prima di essere svolti".
Il problema riguarda soprattutto le ore eccedenti, cioè che superano quelle di straordinario previste dal contratto decentrato sull’orario di lavoro: fino a 180 ore annue elevabili a 250 ore per i full time, massimo 80 ore annue elevabili a 120 per i part time orizzontali e massimo 20 ore annue elevabili a 40 ore annue per i part time verticali. I più colpiti sono i dipendenti con part time verticale, che arrivano anche a 150 ore di straordinario l’anno.
A essere contestata, oltre al ritardo nei pagamenti, è anche la mancanza di comunicazione: "Non è accettabile scoprire all'arrivo della busta paga che la liquidazione degli straordinari è slittata. In molti contavano su quelle somme, che ancora non sappiamo quando verranno saldate".
Cont e Diaspro concludono: "È assurdo che l'Azienda sanitaria renda più complesso il pagamento delle ore extra proprio mentre si discute di estendere le visite sul fine settimana per ridurre le liste d'attesa: come si possono garantire prestazioni aggiuntive con il personale allo stremo e ora ulteriormente penalizzato da questo incomprensibile irrigidimento sui pagamenti?".
Fp Cgil attende risposte e chiarimenti dall'Azienda sanitaria.