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Natalità. Basta ideologia, interventi strutturali per giovani, donne, salari e stranieri

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Natalità. Basta ideologia, interventi strutturali per giovani, donne, salari e stranieri

Quella demografica è una vera e propria emergenza che, come dimostra il crollo del tasso di fertilità nel 2023, il Trentino non sta affrontando nel modo migliore. In questi anni si è data enfasi a bonus e a misure spot, mentre si sono tralasciate politiche strutturali e di lungo periodo che sono le uniche in grado di invertire la tendenza al calo della natalità e all’accelerazione dell'invecchiamento della popolazione.
Se davvero si vuole vincere questa sfida, bisogna affrontare i nodi di fondo che impediscono alle famiglie trentine di realizzare il proprio progetto genitoriale.
I temi sono gli stessi da anni: giovani, inserimento lavorativo e precarietà, qualità dell’occupazione femminile e servizi di conciliazione, condizioni salariali e sostegno al reddito per chi ha figli. Queste singole questioni sono state al centro del confronto degli Stati Generali del lavoro, la cui attuazione purtroppo è ferma da ormai due anni per l'inerzia della Giunta provinciale.
Servono interventi strutturali affinché i giovani qualificati, diplomati e laureati possano avere subito retribuzioni elevate, mentre oggi sono costretti a contratti precari, spesso mal pagati o addirittura privi di una vera e propria retribuzione come stage o tirocinio.
Serve un potenziamento dei servizi di conciliazione a costi contenuti per tutte le donne con figli affinché si possa superare la gabbia del part-time involontario. Bisogna agire concretamente sui salari e stipendi di lavoratrici e lavoratori, soprattutto nei servizi esternalizzati dove si annida il lavoro povero, perché non accada più che alla nascita del primo figlio i nucleo familiari rischino di veder peggiorare le proprie condizioni economiche, se non addirittura di scivolare in povertà.
È poi fondamentale garantire alle famiglie con figli strumenti di sostegno al reddito che aumentino il potere d'acquisto di questi nuclei, indicizzati quindi al costo reale della vita.
Infine è fondamentale realizzare politiche di integrazione e di sostegno alle famiglie di origine straniera e per i giovani di seconda generazione affinché il Trentino possa godere di più alti livelli di coesione sociale, di partecipazione al mercato del lavoro e di attrattività.
Nessuna di queste azioni è stata ancora realizzata dalla Giunta provinciale nonostante sei anni di governo del Trentino. I paesi che hanno introdotto negli anni misure di questo tipo e le hanno affinate nel tempo rendendole strutturali, hanno beneficiato di tassi di fertilità che, seppur in rallentando, restano significativamente più alti di quelli del Trentino. La miopia ideologica della Giunta Fugatti su queste questioni invece condanna il Trentino ad una pericolosa omologazione con il resto d'Italia, rendendo così ancora più complicato il futuro demografico della nostra terra.

Trento, 6 agosto 2024

 

 

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