Salario essenziale. Primo passo avanti, ora l’attuazione sia rapida
Cgil giudica positivamente la decisione del Consiglio comunale di Trento: “Incomprensibile la logica del centrodestra di non partecipare al voto rinunciando a migliorare le condizioni dei lavoratori più fragili”
La Cgil del Trentino esprime soddisfazione per l’approvazione, ieri sera in Consiglio comunale a Trento, dell’ordine del giorno sul salario essenziale. Il testo, istituendo una commissione ad hoc di cui faranno parte anche Cgil Cisl Uil, propone un modello avanzato perché punta ad individuare in modo oggettivo i livelli retributivi più adeguati al costo della vita nella nostra città, andando a tutelare il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire da quelli più fragili che operano in appalto, valorizzando la contrattazione collettiva nazionale e territoriale.
E’ nei servizi esternalizzati, infatti, che molto spesso si verificano le condizioni di lavoro povero. La commissione, tenendo come riferimento i contratti sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative, avrà il compito di monitorare e proporre di applicare contratti migliorativi qualora non si raggiungano livelli salariali orari e mensili dignitosi per la città.
In tal senso è essenziale che si dia concretezza quanto prima agli impegni assunti avviando il monitoraggio delle condizioni di lavoro negli appalti gestiti dal Comune di Trento.
Allo stesso tempo per via dei Muredei è importante che il modello che verrà sperimentato nel capoluogo venga esteso a tutta la provincia. “Nel momento in cui tutto il Trentino vive un’emergenza salariale è importante sperimentare strade innovative per dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori che subiscono l’aumento del costo della vita e hanno visto ridursi il loro potere d’acquisto”.
Anche in questo senso appare incomprensibile l’atteggiamento dei partiti di centrodestra, ieri in consiglio comunale, che per una protesta sul metodo hanno deciso di abbandonare l’aula non partecipando al voto. “Spiace constatare purtroppo che si è preferito rinunciare a discutere del tema salariale, così importante per tantissimi trentini. Alla possibilità di portare il proprio contributo costruttivo al confronto, le minoranze hanno anteposto l’opportunità di fare schermaglie politiche che restano incomprensibili agli occhi delle lavoratrici e dei lavoratori. In questo senso la destra ha coscientemente perso l’occasione per dimostrare nei fatti, non solo a parole, la propria vicinanza al mondo del lavoro”.
Trento, 1° agosto 2024