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Salario essenziale. Bene la mozione del Consiglio comunale di Trento

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Per la segreteria della CGIL del Trentino l'ordine del giorno in discussione in consiglio comunale a Trento sul salario essenziale va nella giusta direzione perché non impone uno standard salariale alle aziende ma individua in maniera oggettiva i livelli retributivi adeguati a vivere in maniera dignitosa in base al costo della vita della città capoluogo. Il modello è quello del “London Living Wage”.
Toccherà alla contrattazione collettiva nazionale e territoriale e al dialogo sociale tra associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello provinciale il compito di garantire il raggiungimento di queste condizioni salariali. La contrattazione resta infatti l'unica strada realmente praticabile, accanto agli investimenti per aumentare la produttività, per migliorare le condizioni di lavoro. E su questo fronte le Pubbliche amministrazioni possono agire non solo nel ruolo di promotrici del confronto tra le parti sociali ma anche di protagoniste dei miglioramenti contrattuali nel regime degli appalti.
È decisivo quindi l'impegno
contenuto nella mozione per monitorare le condizioni di lavoro nei servizi esternalizzati, quelli dove si annida spesso il lavoro povero, per applicare contratti migliorativi qualora non si raggiungano livelli salariali orari e mensili dignitosi per la città. In questo caso nei capitolati l'amministrazione potrà applicare contratti di miglior favore sottoscritti dai sindacati più rappresentativi ovvero promuovere il confronto sindacale per l'introduzione di contratti territoriali migliorativi.
Quello del Consiglio comunale di Trento è il primo esperimento in questo senso a livello nazionale che, andando oltre il dibattito sul salario minimo, responsabilizza tutti gli attori sociali - pubbliche amministrazioni, sindacati e associazioni datoriali - al fine di aumentare il potere d'acquisto dei salari a partire dal livello locale. Per questo crediamo che la sfida vada colta insieme da rappresentanze dei lavoratori e delle imprese.
Confidiamo quindi in un’approvazione larga e bipartisan in consiglio comunale della mozione e riteniamo che la proposta nata a Trento possa essere assunta anche da altre amministrazioni comunali fino ad arrivare ad un’attuazione a livello provinciale.

Trento, 4 luglio 2024

 

 

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