Itea. Bollette riscaldamento costate il doppio negli alloggi a gestione esterna
Faggioni (Sunia): la società non ha vigilato. E’ inaccettabile che a pagare siano gli inquilini, fragili e in condizione economica precaria
Nei primi cinque mesi dell’anno Itea ha inviato ai propri inquilini 1.275 solleciti di pagamento, quasi 900 nel solo mese di aprile. Numeri importanti, effetto delle difficoltà che molti hanno dovuto affrontare a causa del fortissimo incremento delle spese condominiali legate alle spese di riscaldamento nei condomini a gestione esternalizzata. Per queste famiglie, i cui contratti calore sono stati siglati con Comat, il caro bollette è pesato il doppio rispetto agli altri inquilini Itea. A sottolinearlo è il Sunia Cgil che di fronte a questa situazione chiama in causa le responsabilità di Itea, rimarcando anche come il piano di rateizzazioni lungo proposto dall’assessore Marchiori sia insufficiente per risolvere il problema. “Abbiamo preso atto della disponibilità dell’assessore di estendere a 48 mesi la rateizzazione per agevolare il rientro del debito per gli inquilini morosi – spiega la segretaria Manuale Faggioni – ma è una soluzione del tutto parziale. Il tema vero dal nostro punto di vista è un altro. Itea non ha vigilato come avrebbe dovuto sulla correttezza dei contratti calore siglati con Comat, avallando una percentuale di extra-profitto a vantaggio della società che con l’esplosione dei costi energetici ha portato a bollette costosissime, che si sono abbattute su un’utenza fragile e in condizioni economiche precarie. Queste famiglie hanno pagato il 100% in più”.
Sunia è netto: Itea avrebbe dovuto vigilare sugli immobili la cui gestione condominiale è esternalizzata. Cosa che non ha fatto. “Per questa ragione, se venissero ravvisate delle irregolarità dovrà essere Itea a doversene far carico, non il singolo inquilino che non ha scelto il gestore del proprio contratto calore ed è stato, con molta probabilità, raggirato, nel disinteresse o nella noncuranza della società”, incalza Faggioni. E’ per questa ragione, dunque, che la rateizzazione non è sufficiente. “Chiediamo all’assessore Marchiori di assumere impegni precisi a tutela degli inquilini Itea. Se qualcuno ha commesso degli errori è giusto che paghi. Non possono pagare solo gli inquilini che, paradossalmente, si sono ritrovate con bollette in media più alte degli altri cittadini, senza averne né responsabilità né colpa”.
Trento, 3 luglio 2024