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Famiglie cooperative. Oggi volantinaggio fuori dalla Federazione

I sindacati si appellano ai presidenti: ritirate la disdetta del contratto integrativo. Non è il taglio dei costi di personale il mezzo per rilanciare i punti vendita

Famiglie cooperative. Oggi volantinaggio fuori dalla Federazione

Oggi pomeriggio, mentre era in corso l’incontro tra i presidenti delle Famiglie cooperative e i vertici di Via Segantini, Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno organizzato un volantinaggio sotto la sede della Cooperazione per rilanciare l’appello a ritirare la disdetta del contratto integrativo, così come chiesto nella lettera inviata nei giorni scorsi a tutti e 64 presidenti.

 

Le tre sigle hanno ribadito che non può essere la riduzione del costo del lavoro l’unico mezzo per rilanciare i punti vendita. “Non è contemplabile che a fronte di un sistema cooperativo complesso, ma indubbiamente ricco non si possa fare esercizio di cooperazione, ripartendo le risorse dove necessario affinché tutti i rami della Cooperazione Trentina siano sani e rigogliosi, non solo alcuni.

Sarebbe un paradosso se piuttosto che ridistribuire ricchezza la nostra Cooperazione Trentina finisse per distribuire povertà, anche attraverso salari non adeguati a quelli che sono i costi della vita nelle nostre valli”.

 

Filcams, Fisascat e Uiltucs ricordano che i 1.900 dipendenti in questi anni hanno dato un contributo significativo alla tenuta del sistema. Dal 2011 lavoratrici e lavoratori hanno accettato un aumento delle ore di lavoro settimanali (da 38 a 40 ore) e una minore maturazione dei permessi retribuiti (da 88 a 60 ore) rispetto ai colleghi e alle colleghe che operano in strutture nazionali e dal 2014 al 2017 il contratto provinciale ha previsto, in un contesto di pesantissima crisi del settore consumo, il blocco di uno scatto di anzianità e una ulteriore riduzione dei permessi retribuiti (32 ore annue). Senza dimenticare che il Consorzio Sait si è riorganizzato dimezzando il proprio personale nel giro di pochi anni; tutto questo in un contesto complesso ma molto migliorato rispetto ad una decina di anni fa.

In questo quadro i sindacati hanno ribadito la disponibilità a sospendere le azioni di mobilitazioni e tornare al confronto se verrà tolta dal tavolo la disdetta contrattuale.

 

Trento, 20 maggio 2024

 

 

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