Muse. Nessuna soluzione vicina per lavoratrici e lavoratori in appalto
Oggi l’incontro con la vicepresidente Gerosa.
icativo e non sappiamo quanti resteranno visto che in dieci anni si sono dimessi in media 20 guide esperte l’anno – spiega Alberto Bellini che per Fp Cgil segue la vertenza -. C’è in gioco l’attuale modello culturale del museo che con il nuovo appalto non viene più garantito ma che ha determinato il successo e l’eccellenza del MUSE in Italia e all’estero in questi anni, grazie alla professionalità e alle competenze di queste fondamentali figure professionali. Su questo aspetto, la Vicepresidente Gerosa ha sottolineato che il bando è già in essere e non ci sarebbero le condizioni di intervenire fino alla chiusura della procedura. “Apprezziamo naturalmente la disponibilità e la volontà al dialogo assunta oggi dalla vicepresidente Gerosa, come anche l’impegno per approfondimenti sulle ricadute tecniche dell’appalto sul personale. Da parte nostra vigileremo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e che, in ogni caso, il tutto non si traduca in ulteriore peggioramento delle condizioni di lavoro giuridiche ed economiche del personale”, dichiara Luigi Diaspro, segretario generale della FP Cgil”.
L’incontro di questa mattina è stata anche l’occasione per sottolineare anche le difficoltà organizzative che subiscono lavoratrici e lavoratori come una turnistica comunicata con appena 24 ore di anticipo, dal momento che nessuno sa se, quanto e quando lavorerà nel mese in corso, le cooperative (Coopculture, Socioculturale e CSU) non garantiscono né gli orari minimi né quelli massimi, alcuni lavoratori si trovano ad accumulare ore a debito ed altri a fare straordinari oltre ogni limite contrattuale, part time involontari che non consentono lo svolgimento di alcuna altra attività lavorativa. Una situazione che parte da lontano e che anno dopo anno è peggiorata.
E proprio dalle cooperative fino ad oggi non è arrivata alcuna risposta né sulla stabilizzazione delle turnazioni né sul rispetto delle norme in materia di orario di lavoro e straordinario, né sull’azzeramento i residui negativi di banca ore. Per questa ragione lo stato di agitazione resta confermato.
Trento, 20 maggio 2024