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Centrali idroelettriche. La proprietà pubblica garanzia di investimenti e qualità del lavoro

Cgil Cisl Uil guardano con interesse all’ipotesi di un modello in house: “E’ una risorsa strategica per il territorio, anche sotto il profilo dell’equilibrio ambientale”

Cgil Cisl Uil guardano con attenzione al futuro di Hydro Dolomiti Energia ed, in particolare, all’ipotesi che il pacchetto di azioni del fondo australiano Macquarie, pari al 40% della proprietà, passi in mano totalmente pubblica. Un’ipotesi che secondo il sindacato confederale non va scartata a priori in quanto il modello della società in house, come adottato a Bolzano con Alperia, offre garanzie non di poco conto sia sul piano degli investimenti industriali, sia sul tema del lavoro. “L’energia idroelettrica rappresenta un asse strategico fondamentale per il nostro territorio – fanno notare i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Anche in vista della gara pubblica, pur consapevoli che non ci sono certezze sulla riassegnazione delle concessioni, crediamo comunque che un pieno controllo della società e dunque della risorsa potrebbe essere anche garanzia di un piano industriale di ampio respiro, che non necessariamente deve cozzare con l’investimento su altre fonti energetiche rinnovabili. Senza dimenticare che l’investimento pubblico ha ricadute sulla collettività”.

 

I sindacati guardano anche alla dimensione lavoro. Quanto accaduto alla centrale di Suviana ha dimostrato ancora una volta che il socio privato tiene in massimo conto la remunerazione dell’investimento e dunque la produzione di profitto, e dunque ricorrere più facilmente ad appalti e subappalti che inevitabilmente indeboliscono la catena di controllo sul rispetto delle normative di sicurezza, ma anche sulla garanzia di un lavoro di qualità.

 

Infine il nodo ambientale: quando si parla di idroelettrico si parla di acqua, una risorsa preziosissima, il cui sfruttamento non può non tenere conto dell’equilibrio con l’ambiente circostante. Anche su questo fronte, dal punto di vista dei sindacati, le garanzie che può dare il pubblico difficilmente sono comparabili al privato.

 

 

Trento, 13 maggio 2024



 

 

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