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Muse. La protesta delle lavoratrici e dei lavoratori

Una cinquantina di addetti in appalto denuncia carichi di lavoro insostenibili, nessuna programmazione della turnistica.

Muse. La protesta delle lavoratrici e dei lavoratori

Giovani, laureati, preparati e precari. E’ questo l’identikit delle lavoratrici e dei lavoratori in appalto al Muse, che oggi hanno protestato fuori dal museo insieme ad Fp Cgil

Sono una cinquantina, educatori museali, pilots, mediatori scientifici e custodi non più disposti a tollerare una situazione in cui la turnistica viene comunicata con appena 24 ore di anticipo, nessuno sa se, quanto e quando lavorerà nel mese in corso, le cooperative (Coopculture, Socioculturale e CSU) non garantiscono né gli orari minimi né quelli massimi, alcuni lavoratori si trovano ad accumulare ore a debito ed altri a fare straordinari oltre ogni limite contrattuale, part time involontari che non consentono lo svolgimento di alcuna altra attività lavorativa. Una situazione che parte da lontano e che anno dopo anno è peggiorata. Non è un caso se dal 2013 al 2024 oltre 156 guide museali hanno deciso di lasciare il loro lavoro.

 

Queste figure professionali gestiscono fino a 70 classi al giorno, carichi di lavoro insostenibili che si sommano all’incertezza di un futuro legato al prossimo appalto. Attualmente le tre cooperative che operano dentro al museo stanno operando in regime di proroga dell’appalto ed i nodi stanno venendo al pettine. “Mentre il Muse gestisce la procedura di rinnovo dell’affidamento dei servizi esternalizzati, le cooperative gestiscono la proroga riducendo i costi al massimo e sfruttando oltremisura i lavoratori ed il Muse, come ha sempre fatto, scarica ogni onere di organizzazione direttamente su chi si occupa di erogare i servizi”, denunciano Alberto Bellini e Gabriele Bianco che seguono per Fp Cgil questa vertenza.

 

Sindacato e lavoratori chiedono che si stabilizzi l’orario di lavoro su turnazioni rese ai lavoratori con un congruo anticipo, che vengano rispettate le norme in materia di orario di lavoro e straordinario, che si azzerino i residui negativi di banca.

 

L’aver portato alla luce del sole il malessere delle lavoratrici e dei lavoratori ha prodotto, almeno, un primo effetto. Nel pomeriggio è arrivata la convocazione d’incontro del presidente Fugatti e della vicepresidente Gerosa. Incontreranno il sindacato e una delegazione di lavoratori e lavoratrici il prossimo 20 maggio.

 

 

 

 

Trento, 9 maggio 2024

 

 

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