Fondi di coesione. Autonomia gestisca queste risorse senza la mediazione del Governo
Sindacati: la clausola di neutralità fiscale va inserita nella riforma costituzionale
“L’arrivo di 94,6 milioni di euro al Trentino è senza dubbio una buona notizia. Non bisogna, però, dimenticare che queste risorse sono fondi dovuti ai territori. In questa logica non comprendiamo perché non possano essere i territori, soprattutto quelli autonomi come il nostro, a gestirli direttamente, nel rispetto delle regole comuni, senza l'intervento dello Stato. Lo chiediamo da sempre anche per le risorse del Pnrr e per la gestione dei Fondi strutturali europei: dal nostro punto di vista, almeno per Trento e Bolzano, non dovrebbero avere necessità dell’intermediazione dello Stato nel confronto con Bruxelles per la definizione della destinazione puntuale dei fondi che dovrebbe essere superata da un esercizio autonomo delle istituzioni territoriali”. E’ quanto hanno ribadito oggi Cgil Cisl Uil in occasione della presenza della presidente del consiglio a Trento per la firma dell’accordo sui fondi di coesione. Le tre single puntano l’accento sulla gestione autonoma delle risorse e guardano con preoccupazione anche alla questione della neutralità fiscale. “Siamo da sempre convinti che le risorse del Trentino devono essere gestite responsabilmente dal territorio, come la nostra storia di autogoverno ha dimostrato di saper fare – hanno sottolineato i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Dispiace dunque che nella visita lampo della presidente Meloni non ci sia probabilmente il tempo sufficiente per approfondire un altro tema cruciale, quello della clausola di salvaguardia”.
La riforma dell’Irpef disegnata dal Governo nell'ultima legge di bilancio infatti si tradurrà in un ammanco di poco meno di 30 milioni di euro per le casse di Piazza Dante se non verrà prevista una clausola di neutralità fiscale. “Questo vuol dire meno risorse per l’istruzione, per la sanità, per le infrastrutture e la messa in sicurezza del territorio. E’ per questa ragione che riteniamo indispensabile che la clausola di neutralità venga inserito come principio inderogabile nel disegno di legge di riforma costituzionale. Senza chiarezza su questo principio, non potremo avere certezza di un pieno e responsabile esercizio di qualunque competenza, grande e piccola, si arricchirà il nostro Statuto di Autonomia”.
Trento, 12 marzo 2023