Sanità. Serve un piano straordinario di assunzioni e stabilizzazioni
Diaspro (Fp Cgil): all’assessore Tonina chiediamo di incontrare con urgenza i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori per un progetto condiviso per mettere in sicurezza il sistema pubblico trentino
“Abbiamo atteso che la nuova Giunta si insediasse e che il nuovo Assessore alla Sanità completasse gli approfondimenti necessari per il suo (non facile) compito. Ora, a due mesi dall’insediamento, pensiamo sia giunto il tempo di incontrare, dopo Ordini Professionali, Consulte e Vertici Aziendali, anche i rappresentanti dei lavoratori che ogni giorno, in condizioni sempre più difficili, continuano ad assicurare il servizio della sanità pubblica ai trentini”, così Luigi Diaspro, Segretario Generale della Fp Cgil .
C’è un’urgenza che registriamo ogni giorno e che ha a che fare con le condizioni materiali dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria alle prese con una diffusa carenza di personale che li costringe a turni forzati, a rientri da riposi, a straordinari divenuti routine, a difficoltà nella conciliazione vita lavoro. C’è quindi bisogno prioritariamente di una campagna straordinaria di assunzioni e stabilizzazioni non solo per invertire la rotta sul fenomeno dei cosiddetti ”gettonisti”, ma per alleviare i carichi di lavoro e continuare a garantire qualità nelle prestazioni. Occorre allo stesso tempo intervenire sul tema dell’attrattività: anche la disparità salariale col resto del Paese e delle Regioni a Statuto Speciale (per non parlare dell’estero) è un elemento che non pare adeguatamente preso in carico. Oggi le operatrici e gli operatori del sistema sanitario sono oggetto di una vera e propria contesa tra territori e all'interno dello stesso sistema provinciale (Apss e Apsp). Alcune Regioni a Statuto Speciale hanno provveduto con strumenti normativi ad hoc ad implementare il regime indennitario, ed altre possono essere le iniziative per scongiurare il fenomeno delle dimissioni conseguenti a gravi carichi di lavoro per i quali la monetizzazione del disagio non appare sufficiente a preservare la salute psico fisica delle lavoratrici e dei lavoratori. Le stesse Case di Comunità, realizzate con i fondi del PNRR, rischiano di essere scatole vuote se non avremo – come evidente - personale che possa assicurare i servizi di medicina territoriale e di prossimità necessari per decogestionare presidi ospedalieri e Pronto Soccorso. A meno che non provveda il privato.
All’assessore Tonina chiediamo dunque quali strumenti si vogliano adottare per evitare la progressiva perdita del patrimonio pubblico e la privatizzazione dei servizi, sia che si parli dei professionisti sanitari (infermieri, fisioterapisti, ostetriche, tecnici radiologi e di laboratorio ecc.) che del personale Oss, Operatori e Tecnici delle centrali di intervento, personale amministrativo ed Ausiliario. Oltre ad una prima risposta sul versante del rinnovo contrattuale 22/24, per il quale occorreranno ulteriori interventi a fronte di un’inflazione che ha già ampiamente assorbito gli aumenti previsti in variazione di bilancio, occorre riconoscere le responsabilità e l’evoluzione delle competenze del personale del comparto attivando con urgenza il tavolo dell’Ordinamento Professionale, sul quale insistiamo da anni, e prevedendo ulteriori risorse per rivedere il sistema degli incarichi e delle indennità, introducendo anche l’indennità di esclusività, come previsto per i medici.
Attendiamo dunque la convocazione dell’assessore Tonina, contando sulle sua dichiarazioni di disponibilità al confronto.
Trento, 19 febbraio 2024