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Pulizie. Oggi la protesta dei lavoratori ex Sfera

Chiedono il pagamento delle spettanze di fine rapporto. Devono ricevere in media 1.500 euro ciascuno Sindacati: dalla Federazione nessuna operazione di salvataggio

Pretendono il pagamento di quanto loro dovuto dopo la messa in liquidazione della cooperativa e il rispetto degli accordi. Per questo oggi pomeriggio le lavoratrici e i lavoratori di La Sfera, la coop che fino alla liquidazione gestiva i servizi custodia e pulizie nelle strutture Asis, hanno protestato sotto la sede della Federazione della Cooperazione. Ognuno di loro vanta un credito di circa 1.500 euro tra permessi, ferie, tredicesima e quattordicesima. “Per queste famiglie non si tratta di una piccola somma e stupisce l’atteggiamento di Via Segantini, che invece di sostenere le legittime richieste di questi lavoratori si infastidisce per il loro dissenso – fanno notare Luigi Bozzato della Filcams Cgil e Francesca Vespa della Fisascat Cisl -. E’ bene chiarire che la Cooperazione non ha compiuto nessuna operazione di salvataggio. Al contrario aveva tutto l’interesse che un appalto interessante come quello di Asis restasse nel perimetro della cooperazione. Ha agevolato questo aspetto. Siamo comunque consapevoli che questi addetti, essendo in appalto grazie alla clausola sociale sarebbero stati comunque tutelati e il Comune di Trento non avrebbe permesso che rimanessero per strada visto che l'appalto doveva continuare e andava garantita continuità al servizio”.

Durante il presidio sono scesi all’esterno della Federazione della Cooperazione il presidente Simoni, il direttore Ceschi e il responsabile delle relazioni sindacali Monfredini per incontrare i lavoratori e le lavoratrici. I sindacati non hanno nascosto il loro rammarico per l’immobilismo della Federazione. Dai vertici di Via Segantini però è arrivato un segnale di disponibilità: entro giovedì verificheranno con il commissario liquidatore la situazione finanziaria ed entro lunedì 23 fisseranno un incontro con i sindacati per stabilire le modalità di riconoscimento di quanto dovuto. “E’ un primo segnale. Attendiamo di vedere i fatti concreti”, hanno concluso Bozzato e Vespa.

 

Trento, 16 ottobre 2023

 

 

 

 

 

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