Pulizie. Con il cambio appalto taglio di ore per alcune lavoratrici
Pulizie. Con il cambio appalto taglio di ore per alcune lavoratrici
Il primo di ottobre ha avuto luogo il cambio appalto per il servizio di pulizie presso la Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige. L’appato riguarda una quarantina di lavoratrici.
Doveva essere un avvicendamento senza difficoltà, invece l’azienda subentrante, Euro & Promos, ha deciso di tagliare immotivatamente le ore ad alcune lavoratrici pur a fronte di uno stanziamento congruo da parte della stazione appaltante per i costi della manodopera. “Incomprensibilmente si è preferita la rottura con i sindacati per lucrare qualche euro in più, oltre a quelli del canone – denunciano Luigi Bozzato della Filcams Cgil e Daniele Fassari della Fisascat Cisl Sgb -. Per giustificare tale rottura sono state utilizzate argomentazioni totalmente contraddittorie che fanno leva sull’applicazione alla lettera di quanto previsto dal bando del giugno 2022, senza tener conto che in quel documento le ore ordinarie annuali contrattualizzate erano ben superiori a quelle contrattualizzate tutt’oggi. Il taglio, dunque, è dal nostro punto di vista ingiustificabile e questo potrebbe creare problemi di legittimità”.
I sindacati giudicano molto deludente anche l’atteggiamento della direzione della Fondazione Mach che dinanzi ad un’azione così grave, tempestivamente segnalata dalle organizzazioni sindacali, invece di attivarsi per sanare l’ingiustizia, ha preferito fare da spettatrice, venendo meno così anche al patto sociale con la comunità di San Michele all’Adige. “In una fase storica caratterizzata da un’inflazione che impatta pesantemente sui salari, c’è chi arriva in Trentino e infierisce sulla già difficile situazione economica delle lavoratrici, pur in presenza di importi a base d’asta adeguati. Purtroppo Euro & Promos non è nuova a tali comportamenti, come si può riscontrare negli altri appalti che gestisce in provincia. E’ nostro impegno adottare tutte le azioni per sanare questa ingiustizia ma le stazioni appaltanti dovrebbero capire che non è sufficiente predisporre un buon capitolato e stanziare cifre adeguate per poi delegare al sindacato tutte le azioni di controllo sul rispetto delle regole da parte delle ditte appaltatrici. E’ loro dovere vigilare su tutte le fasi dell’appalto soprattutto in presenza di ditte che non si fanno scrupoli a razzolare anche i pochi euro che sono destinati al personale in appalto. La Fondazione Mach non può girarsi dall’altra parte, ha il dovere di intervenire”, concludono Bozzato e Fassari.
Trento, 6 ottobre 2023