Appalto per la depurazione delle acque reflue, la Pat conferma gli impegni sociali ed occupazionali
Atteso a breve il testo del nuovo capitolato di appalto per il settore della depurazione trentina
Fiom, Fim e Uilm: “ricevute informazioni rassicuranti nell’incontro con le istituzioni”. Nell’incontro di mercoledì scorso, insistentemente richiesto nei mesi scorsi dai sindacati per l’approssimarsi della scadenza dell’appalto nei bacini occidentale e orientale, l’assessore alle infrastrutture Tonina e l’ing. Gatti hanno confermato l’impegno della provincia a tutelare i 200 lavoratori addetti al settore della depurazione pubblica delle acque reflue della provincia autonoma di Trento, che nel cambio gestione manterranno tutti i trattamenti economici e normativi attuali.
In risposta alle richieste e alle preoccupazioni avanzate dai rappresentanti dei lavoratori, il vicepresidente Tonina e ADEP, confermano che il prossimo appalto avrà lunga durata (presumibilmente di 9 anni, contro i 2+2 dell’attuale) ed il superamento del principio del massimo ribasso. Questo, secondo l’assessore, consentirà di attribuire maggior peso agli aspetti tecnico-qualitativi e riavviare una fase di maggiori investimenti nel comparto che negli ultimi anni hanno pesantemente risentito della breve durata della gara e dei forti ribassi con cui sono stati aggiudicati i bacini.
Abbiamo inoltre ricevuto garanzie che nel prossimo futuro saranno programmati investimenti diretti da parte della provincia nelle infrastrutture, molte in servizio da oltre 30 anni e che necessitano di urgenti interventi di manutenzione e aggiornamento.
Fim, Fiom e Uilm, riservandosi un’analisi più accurata dei contenuti del nuovo capitolato di appalto non appena verrà pubblicato il bando di gara, esprimono al momento soddisfazione per gli impegni assunti e le garanzie fornite nei confronti dei lavoratori di un comparto fondamentale e strategico per la comunità e per la Provincia, sia sotto il profilo sociale che ambientale.
Trento, 7 luglio 2023