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Depurazione delle acque reflue La PAT rispetti gli impegni presi sulla tutela dei lavoratori

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Lo scorso agosto nell’incontro con Fim, Fiom e Uilm l'assessore alle infrastrutture e vicepresidente della provincia PAT Tonina, delegato dal presidente Fugatti, assistito dall'ingegner Gatti in rappresentanza dell'agenzia per la depurazione ADEP, si è impegnato a nome della PAT a garantire che, qualunque sarà la modalità di assegnazione del servizio, saranno garantiti i livelli occupazionali e gli attuali trattamenti economici e normativi previsti dal contratto provinciale della Depurazione, che riguarda attualmente circa 200 addetti.

 

Le istituzioni però si erano impegnate anche a riconvocare Fim, Fiom e Uilm prima di avviare l’iter di riassegnazione della gestione del servizio di depurazione pubblica delle acque reflue, impegno che non è stato ancora rispettato.

 

Si tratta di un comparto fondamentale e strategico per la comunità e per la Provincia, sia sotto il profilo sociale che ambientale, aspetto che nelle ultime settimane è salito più volte all’onore delle cronache.

 

I rappresentanti dei lavoratori chiedono rassicurazioni sul rispetto degli impegni presi a tutela delle maestranze e delle professionalità maturate nel comparto, ma anche che non si proceda con un’altra gara al massimo ribasso come fatto nel 2019, modalità che si scarica sempre sulle condizioni di lavoro e sulla qualità del servizio ai cittadini, serve una visione di lungo periodo con investimenti significativi per migliorare la gestione della depurazione e le condizioni di lavoro negli impianti, ma serve anche che l’intero territorio trentino venga gestito in modo omogeneo dentro lo stesso processo di assegnazione del servizio.

 

Fim, Fiom e Uilm chiedono dunque alla Provincia Autonoma di Trento di rispettare gli impegni presi e fissare con urgenza l’incontro.

Trento, 3 maggio 2023

 

 

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