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Trentino Trasporti. Ritirato lo stato di agitazione

Oggi confronto con l’azienda. Sindacati: prendiamo atto della volontà di riorganizzazione per dare risposte ai lavoratori

Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa hanno deciso di ritirare lo stato di agitazione per i dipendenti di Trentino trasporti, proclamato per la situazione di difficoltà in cui si trova il personale per il mancato turnover, turni troppo lunghi e serrati, l’impossibilità di accesso alle ferie.

Sulla scelta ha pesato l’esito dell’incontro di questa mattina con i vertici della società. “L’azienda ha preso atto delle criticità sollevate dai lavoratori, sia per quanto riguarda l’organizzazione dei turni sia sulla gestione delle ferie per molti diventate impossibili – spiegano al termine del confronto i segretari provinciali delle quattro sigle sindacali, Franco Pinna, Massimo Mazzurana, Nicola Petrolli e Paolo Saltori -. Ci è stato confermato che esiste un problema di gestione del turnover a causa anche della difficoltà di persone disponibili a nuove assunzioni. Un tema su cui l’azienda si sta interrogando anche per capire come rendere più attrattive le proposte di lavoro”.

Si tratta, comunque, di un problema che incide pesantemente anche su ferie, riposi e turni. “L’azienda ci ha comunicato di aver avviato uno studio per riorganizzare l’intero funzionamento del trasporto urbano, settore che presenta le maggiori criticità. Intanto, però, per andare incontro alle esigenze dei dipendenti verrà avviata una nuova modalità di richieste ferie e in concomitanza alla vacanze di pasqua e del ponte del 25 aprile si adotterà, con l’assenso delle amministrazioni comunali di Trento e Rovereto, la stessa organizzazione delle vacanze natalizie, con una riduzione di corse. Un segnale che va nella direzione da noi richiesta e attesa dai lavoratori”.

La questione, comunque, non è chiusa: si è concordato un nuovo confronto tra un mese, quando saranno chiari gli esiti dello studio sulla riorganizzazione. “La nostra attenzione resta alta e non ci accontenteremo di piccole azioni di maquillage. I lavoratori sono stanchi e pretendono risposte durature”.

 

Trento, 7 marzo 2023

 

 

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