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Autonomia. Presidiare il meccanismo dell’intesa per non mettere a rischio la specialità trentina

Questo pomeriggio l’incontro tra il senatore Patton, di Alleanza Democratica, e Cgil Cisl Uil

Cgil Cisl Uil del Trentino hanno incontrato questo pomeriggio il senatore Pietro Patton di Alleanza Democratica per l’autonomia.

Il confronto è stato l’occasione per mettere a fuoco alcune questioni che si intrecciano tra livello nazionale e locale, anche sul piano finanziario visto che il parlamentare è vicepresidente della commissione Finanze e Tesoro e membro della commissione Bilancio. Per il senatore Patton, quello con le organizzazioni del lavoratori, è stato il primo incontro pubblico sul territorio dopo le elezioni.

Diversi i temi affrontati nelle quasi due ore di confronto. Si è discusso in particolare di Autonomia differenziata e di come il disegno di legge Calderoli rischia di amplificazione le diseguaglianze nel paese e tra cittadini. Cgil Cisl Uil hanno chiesto anche come il nuovo, eventuale, quadro istituzionale impatterebbe sulle autonomie speciali come quella della Provincia di Trento. Il senatore ha chiarito che allo stato attuale il disegno di legge traccia solo la procedura per arrivare all’autonomia differenziale, ma non definisce contenuti concreti. Certo, ha chiarito il parlamentare, che il Trentino deve presidiare la propria autonomia speciale, oggi tutelata dal meccanismo dell’intesa che prevede che nessuna modifica allo Statuto possa essere messa in atto se non in accordo tra stato e province autonome. Se saltasse questo tassello, però, l’Autonomia sarebbe in pericolo. Proprio per questa ragione il senatore ha sottolineato con preoccupazione l’assenza di un disegno strategico per il futuro del Trentino in chi oggi è alla guida della Provincia. Un’assenza di strategia, come è stato condiviso dai sindacati, che ricade anche su partite strategiche per il territorio, come la sanità e l’energia.

Proprio su questo secondo tema si è concentrata l’attenzione di Cgil Cisl Uil. Per le tre organizzazioni il tema non si può limitare solo al rinnovo delle concessioni – questione arrivata ad un esito prevedibile e scontato – ma deve coinvolgere tutta la partita energetica con una delega piena a Piazza Dante. Posizione condivisa anche da Patton che realisticamente ha però ricordato che ogni ragionamento di tal tipo non può trovare spazio fino a quando non sarà nominata la nuova commissione dei Dodici. E anche su quello a fare la differenza sarà la competenza dei membri che ne faranno parte.

Si è discusso anche di riforma fiscale, sanità ed emergenza salariale e si è concordato sull’urgenza di rafforzare il potere d’acquisto di lavoratori e pensionati nella consapevolezza che stimolare la domanda porterebbe ad una ricaduta positiva sull’intero sistema economico. Anche su questo però a Roma e in Trentino appaiono sordi.

 

 

 

 

 

Trento, 9 febbraio 2023

 

 

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