Congresso Fillea. Marco Beneti eletto segretario generale degli edili Cgil
Nei prossimi mesi una conferenza sulla Trento del futuro che veda protagonista anche il sindacato. Assenza dei giovani e dei lavoratori stranieri rischiano di frenare lo sviluppo del settore
Mancano i giovani e manca la manodopera straniera. L’assenza di una svolta su questi temi rischia di compromettere lo sviluppo dell’edilizia in Trentino. Ne è certo il neo segretario della Fillea del Trentino, Marco Benati, eletto oggi all’unanimità dall’assemblea delle delegate e dei delegati votati al XX congresso della categoria.
Nella sua relazione Benati accanto ad un’analisi dell’esistente ha posto l’accento su alcune sfide che attendono il comparto per non vanificare la spinta importante arrivata dagli investimenti sostenuti anche dal Pnrr. Allo stesso tempo il neo segretario ha rivendicato un protagonismo del sindacato nei grandi cambiamenti urbanistici che riguarderanno in particolare il capoluogo, lanciando la proposta di una conferenza sulla Trento futura “per promuovere un positivo dibattito sulla trasformazione urbanistica e sulla rigenerazione urbana di Trento, con la partecipazione dei lavoratori e delle lavoratrici, pensionati e pensionate, esperti, pubblici amministratori, e dare così un nostro concreto contributo”. Questo perché “non possiamo limitarci ad essere un sindacato che pensa solamente alle condizioni di come si costruisce - ha detto -, ma dobbiamo sempre essere, come la nostra storia ci insegna, un sindacato che propone cosa e come costruire”.
Soffermandosi sull’andamento del settore ha sottolineato un’importante ripresa del comparto (i lavoratori sono cresciuti in quattro anni da 10361 a 12853; in crescita anche il numero di imprese da 1837 a2099). Una ripresa che rischia, però, di rilevarsi di breve respiro se non si riuscirà a fare crescere la qualità del settore anche puntando sui giovani e le loro professionalità. “L’edilizia in Trentino è sempre stata strutturata sull’alta professionalità delle maestranze, con conoscenze e capacità acquisite nel tempo per lavorare in un territorio così particolare. Quello che manca oggi è l’ingresso nel settore delle nuove generazioni, e se i giovani non cercano di costruire la propria carriera professionale in edilizia, è perché questo settore non offre condizioni di lavoro adeguate alle loro aspettative. Non costruire il ricambio generazionale dei lavoratori del settore è un danno per il settore ma anche per tutta la collettività”. Su questo tema la Fillea del Trentino ha scelto di impegnarsi e di svolgere nel 2023 una indagine intervistando i giovani lavoratori per avanzare proposte concrete alle parti datoriali e alle amministrazioni locali.
L’edilizia in Trentino soffre per la difficoltà di trovare manodopera. Un problema difficilmente risolvibile se non si garantisce l’arrivo regolare di lavoratori stranieri che oggi rappresentano il 38% del totale dei lavoratori del comparto. “Questo dovrebbe far capire a tutti, a partire dall’amministrazione provinciale, che gli ingressi regolari devono essere garantiti, perché altrimenti la mancanza di manodopera viene coperta con lavoro nero e sfruttamento. Riteniamo che debba essere riconosciuto sempre il permesso di soggiorno per chi lavora, e che non ci debba mai essere discriminazione bensì cultura di accoglienza e integrazione”
Infine il tema della sicurezza e del contrasto al lavoro irregolare. Benati ha insistito sulla necessità di rafforzare gli investimenti in controllo e prevenzione sulla regolarità dei cantieri e il rispetto del contratto. Ha chiesto dunque un potenziamento di UOPSAL e Servizio Lavoro con nuovi ispettori e ispettrici (raddoppio del numero attuale), così come in via di realizzazione a livello nazionale
Trento, 15 dicembre 2022