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Locazioni a canone concordato: aggiornati i valori

È stato aggiornato l’Accordo territoriale in tema di canone concordato per il territorio comunale di Riva del Garda

È stato aggiornato l’Accordo territoriale in tema di canone concordato per il territorio comunale di Riva del Garda.
 
Stipulato tra le rappresentanze degli inquilini, tra cui Sunia, e l’Unione dei piccoli proprietari immobiliari (Uppi) della provincia di Trento, l’accordo definisce i valori minimi e massimi del canone mensile in euro per metro quadrato, a seconda della localizzazione e delle caratteristiche dell'immobile. L’ultimo aggiornamento dei Patti territoriali siglati nel 2003 per le locazioni di immobili a canone concordato nel Comune di Riva del Garda risale al 2006, quindi un nuovo aggiornamento si presentava ormai come necessario, vista l’evoluzione del mercato immobiliare e la trasformazione urbanistica della città.
 
In sostanza, il proprietario dell’immobile, a fronte della locazione a canone concordato (che stabilisce il valore minimo e il valore massimo dell’affitto), ottiene benefici fiscali (previsti dalla normativa statale con la legge 431/98). Inoltre un importante incentivo, che a Riva del Garda significa un bonus per ogni anno di locazione ai residenti a Riva del Garda, che corrisponde a circa la differenza tra l' aliquota Imis applicata tra prima e seconda casa.
 
Altri benefici fiscali derivanti da questa locazione sono un’aliquota più che dimezzata (10% anziché 21% ) in caso di cedolare secca, e un imponibile nettamente ridotto (66,5% anziché 95%) dell’Irpef, sia per il locatore sia per il locatario. Questo per calmierare gli affitti e agevolare gli inquilini, i quali possono contare anch’essi su uno sgravio fiscale commisurato alla situazione reddituale.
 
Le modifiche apportate sono di due tipi: sono state riviste le tre zone in cui è suddiviso il territorio comunale in relazione al nuovo assetto urbanistico ed edilizio, con l’individuazione per ogni zona di fasce di valori degli immobili a metro quadrato, così da renderle più coerenti all’attuale mercato privato delle locazioni. Il valore è stato concordato considerando esigenze dei proprietari e degli inquilini, con un loro adeguamento al 75% l’indicizzazione Istat.
  
«I valori non erano più adeguati ai tempi -ha spiegato il vicesindaco Betta- e come conseguenza sempre meno proprietari aderivano al canone concordato, visto che affittare stava diventando sempre meno conveniente. Questo non ce lo potevamo permettere: La grave carenza di alloggi, a fronte di una domanda in espansione, e l'estrema difficoltà a reperire alloggi a canoni sostenibili, causa anche la grande remunerazione della locazione turistica, richiedeva che si intervenisse. Il nuovo accordo, che ritengo abbia contemperato alle esigenze sia dei proprietari sia degli inquilini, ci aspettiamo dia impulso a un nuovo mercato locale delle locazioni sostenibile e a misura di famiglia. L’obiettivo è evitare che giovani coppie e famiglie siano costretti a emigrare nei comuni limitrofi per trovare affitti adeguati alle loro possibilità, intercettando quindi anche la cosiddetta fascia grigia Itea. Inoltre come amministrazione comunale proseguiamo con un ulteriore incentivo, unico in Trentino, finanziando nel Bilancio comunale il Fondo comunale per la casa, che riconosce ai proprietari un bonus equivalente a uno sgravio sull’Imis. Nel 2021 gli iscritti nell’elenco del bonus comunale sono stati 61 per costo di circa 23.000 euro, con un trend in crescita che ci ha spinti ad aumentare l’importo a bilancio per il 2022 a 27.000 euro».
 
«Prossimamente -ha aggiunto il vicesindaco- realizzeremo una mappa interattiva, che sarà disponibile sul sito del Comune, dove gli interessati potranno risalire in modo semplice e rapido, per il proprio immobile, alla zona di suddivisione del territorio comunale».

 

 

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