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Legge 6. Sulla riforma nessun confronto con i sindacati

Cgil Cisl Uil: giudizio negativo se venisse confermata la cancellazione della procedura negoziale. Grave non prevedere un meccanismo selettivo per gli incentivi alle imprese. Così si premiano anche le aziende che non rispettano i diritti

Sulla riforma della legge 6 l’Esecutivo non ha aperto nessuno confronto con il sindacato, al contrario di quanto rivendica l’assessore Spinelli. Abbiamo assistito solo ad una presentazione con delle slide, non conosciamo nemmeno il testo votato oggi e dunque non sappiamo se le proposte migliorative che abbiamo avanzate sono state accolte. Certo è che se verrà confermato lo stralcio della procedura negoziale il nostro giudizio non può che essere negativo”. E’ così che Cgil Cisl Uil commentano il testo approvato oggi in Giunta provinciale. “Un conto è aggiornare la normativa e semplificare gli adempimenti burocratici, finalità condivisibili. Cosa diversa è apportare modifiche che puntano ad estromettere lavoratori e lavoratrici dalle politiche industriali e dai sussidi pubblici che hanno impatti occupazionali e sociali. In questo modo la Giunta va avanti da sola adeguandosi ai desiderata delle aziende e si lasciano le mani libere alle imprese. Quelle oneste e quelle meno. E’ un gravissimo passo indietro. Altro che confronto e concertazione”, incalzano i sindacati.

Altra questione su cui Cgil Cisl Uil hanno puntato l’accento è la richiesta di vincolare i sostegni pubblici al rispetto dei contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente significative. “Non prevedere questo vincolo vuol dire che i contributi finiscono potenzialmente anche nelle casse di chi applica contratti pirata, vale a dire che non rispettano i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e che fanno concorrenza sleale alle aziende oneste che subiscono un ingiusto dumping”.

Infine la questione Irap. “Non c’è ragione per cui a Trento non si possa fare quanto hanno fatto a Bolzano, rendendo selettivi gli sgravi Irap e premiando solo le aziende che investono su prodotti e risorse umane. Il presidente Fugatti e la sua giunta ritengono più conveniente mantenere 60 milioni di sgravi sotto-forma di contributi a pioggia”.

I sindacati attendono di conoscere il testo della riforma nel dettaglio e auspicano che i loro rilievi siano stati accolti. In caso contrario sono pronti ad ogni forma di mobilitazione per tutelare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori.

 

 

 

 

 


Trento, 14 ottobre 2022

 

 

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