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Fp Cgil: nuovo “no” al fisco provinciale

Nessuna adesione all’ipotesi di delega sull’Agenzia delle entrate

Fp Cgil: nuovo “no” al fisco provinciale

«Nessuna adesione all’ipotesi di delega sull’Agenzia delle entrate, il documento confederale unitario presentato ai candidati alle elezioni nazionali fa espresso ed esclusivo riferimento all'Irap, il cui taglio penalizzerebbe la Provincia che perderebbe la sola fonte di finanziamento su cui può agire direttamente. È quindi necessario individuare misure che possano compensare questa perdita e garantire le risorse a favore del territorio per tutti i servizi che, in forza dell’Autonomia speciale, occorre garantire ai cittadini. Null’altro». Così Luigi Diaspro e Alberto Bellini, Segretario generale e Funzionario del Comparto funzioni centrali della Fp Cgil del Trentino.

Nessun cambio di rotta pertanto sulla valutazione estremamente negativa sull’ipotesi di delega delle Agenzie delle entrate e delle Commissioni tributarie espressa dalla Fp Cgil del Trentino in tutte le sedi, unitamente alla Funzione Pubblica Alto Adige e nazionale, ivi compresa l’audizione presso la Commissione dei Dodici «Alla quale abbiamo consegnato una corposa nota di osservazioni tecniche e politiche. Confermiamo dunque la ferma contrarietà alla provincializzazione, frutto dell’analisi e del confronto continuo con le lavoratrici e i lavoratori che hanno dato pieno mandato alle organizzazioni sindacali rappresentative per contrastare un progetto che mette a rischio la stessa tenuta dell’Autonomia.

Un progetto miope, che non tiene conto della complessità e dell’estrema delicatezza del sistema, delle implicazioni sul territorio per il rischio di condizionamento dell’azione di controllo e per il conflitto di interesse dell’ente Provincia per la compartecipazione in numerose società, ma anche per la gestione dei dati dei contribuenti, la capacità finanziaria di sostenere il costo del personale altamente professionalizzato e specializzato necessario per garantire funzioni fondamentali quali il contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, fenomeno purtroppo diffuso anche nel nostro Trentino.

È importante invece che si sviluppino e si rafforzino i rapporti con il governo nazionale affinché il modello autonomistico trentino possa essere riconosciuto per l’autorevolezza e la credibilità del proprio governo e le proprie proposte, e quindi supportato – politicamente e finanziariamente - nelle scelte; al contrario, la confusione di ruoli e il condizionamento delle attività che si determinerebbero con la delega minerebbero gravemente l’Autonomia».

 

 

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