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Stipendi sindaci. Dalle istituzioni locali, due pesi e due misure

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Mentre le istituzioni locali propongono di aumentare i costi della politica garantendo aumenti alle indennità dei sindaci dei piccoli comuni - seconda mossa dopo quella dell'estate scorsa quando Lega ed Svp garantirono di fatto la scala mobile per gli emolumenti dei consiglieri regionali - le famiglie continuano la loro lotta quotidiana per fare tornare i conti dei loro bilanci falcidiati dall'inflazione galoppante e dal caro energia.
Per Cgil Cisl Uil si tratta dell'ennesimo schiaffo a chi per vivere deve lavorare e ai tanti pensionati poveri della nostra provincia. Un'iniziativa dal sapore eminentemente elettoralistico per acquisire consensi in vista delle prossime elezioni provinciali e che rischia di allontanare ancora di più la gente dalla politica, quella con la P maiuscola.
 "Ci sono sempre due pesi e due misure - commentano i segretari generali delle tre confederazioni trentine Grosselli, Bezzi e Alotti -. Noi chiediamo che quello che vale per i politici, valga anche per i cittadini. Per questo pretendiamo che tutti i benefici sociali vengano immediatamente ancorati al tasso di inflazione e rivalutati subito. In più chiediamo misure immediate per sostenere la contrattazione e dare così forza alla ripresa dei redditi anche nel settore privato che in Trentino vede salari e stipendi più bassi della media del Nordest. Lo chiediamo inascoltati ormai da mesi alla Giunta provinciale. E su questo fronte la Lega ed il presidente Fugatti perseverano nel loro colpevole e cinico silenzio".

 

 

01/07/2022

 

 

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