Condizioni di lavoro nell’Euroregio. L’indagine diventi strutturale
I sindacati rivendicano l’utilità di un’analisi che anche in futuro potrà fornire elementi importanti per pianificare strategie utili a gestire i cambiamenti che impatteranno sull’occupazione
Rendere strutturale l’indagine sulle condizioni di lavoro nell’Euregio. E’ questa la richiesta avanzata dai sindacati di Trentino, Alto Adige e Tirolo che hanno preso parte stamattina alla presentazione dei risultati della prima European Working Conditions Survey. Ed è per questa ragione che la richiesta è stata formalizzata anche in una lettera inviata ai presidenti trentino e altoatesimo, Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher e al capitano del Tirolo, Günther Platter. “Oggi è una tappa importante di un percorso che auspichiamo possa continuare – hanno commentato i tre segretari trentini Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Questa indagine infatti è stata voluta fortemente dal sindacato nella convinzione che sia utile comparare le condizioni di lavoro in territori che hanno molte caratteristiche simili”.
In particolare oggi l’attenzione si è concentrata sui carichi di lavoro, sia fisici sia psichici. Ad ottobre è in programma una seconda restituzione della stessa indagine che farà un focus, invece, sugli orari di lavoro.
Il tema, per le organizzazioni dei lavoratori, è andare avanti mettendo in campo strumenti di conoscenza del mercato del lavoro nell’Euroregione così come avviene con l’analisi quinquennale svolta a livello europeo da Eurofound. “E’ solo nel lungo periodo infatti che si avranno dati sufficienti per rendere comparabili le dinamiche dei tre mercati del lavoro e studiare, insieme, strategie efficaci per affrontare le sfide che attendono i nostri territori, come l’invecchiamento delle forze di lavoro, le trasformazioni del tessuto economico sotto la spinta dei processi di digitalizzazione e la gestione degli impatti dei cambiamenti climatici e della transizione ambientale così cruciale per lo sviluppo di un territorio alpino come il nostro, caratterizzato tra l'altro da produzioni agricole di qualità e da una forte attrattività turistica”
Una scelta in questa direzione – hanno ricordato infine i sindacati – non solo rafforzerebbe la collaborazione tra Trentino, Alto Adige e Tirolo sulle questioni del lavoro, ma darebbe anche attuazione alla dichiarazione congiunta degli assessori al lavoro dell’Euregio del 22 settembre 2016.
25 maggio 2022