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Nuovo infortunio mortale in un cantiere di Trento

Sindacati edili: servono più ispezioni, più formazione e prevenzione

Nell’ultimo giorno prima del ponte di Pasqua, ha perso la vita oggi in un cantiere edile in Corso Buonarroti a Trento un lavoratore di soli 39 anni, di origine albanese. Nulla sappiamo, al momento, in merito alle dinamiche che hanno portato a questo ennesimo infortunio mortale, per quel che riguarda il settore edile in Trentino. Rimane il dramma di chi non vedrà tornare a casa un proprio familiare al termine di una normale giornata di lavoro. Purtroppo, sempre più spesso, dichiarano i Segretari provinciali di Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL, Matteo Salvetti, Fabrizio Bignotti e Sandra Ferrari, siamo costretti a commentare questi tristi fatti di cronaca quando sono in corso indagini in merito all’accaduto. Mentre mancano controlli sufficienti ed in grado di ispezionare le condizioni di lavoro nei tantissimi cantieri avviati grazie al bonus 110% che ha trainato e continua a trainare la ripresa occupazionale nel settore edile. Per parte sindacale, abbiamo ottenuto un aumento delle visite preventive dei tecnici di Centrofor (più di 1100 visite effettuate l’anno scorso, più di 1300 quelle preventivate quest’anno) ma evidentemente questa attività di prevenzione, pure preziosa, da sola non può bastare. Avevamo richiesto ad Ance e Associazione artigiani, in occasione del rinnovo del contratto provinciale di settore, di istituire la figura dell’RLST – il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale – ma tale figura è stata ritenuta “superflua” dalle controparti al tavolo di trattativa. Siamo invece convinti – continuano Matteo Salvetti, Fabrizio Bignotti e Sandra Ferrari – che- unitamente all’attività di Centrofor e ai controlli dell’ispettorato lavoro e di UOPSAL – l’attività dell’RLST possa diventare determinante nella prevenzione di altri infortuni mortali. E quindi torneremo a chiedere alle nostre controparti un urgente confronto in merito. Sosteniamo quindi la richiesta di un incontro urgente con il Comitato Provinciale per la salute e sicurezza che coinvolga i gruppi tecnici di coordinamento. L’obiettivo della tutela e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro è una priorità che deve tradursi anche nel richiedere agli organi istituzionali una analisi congiunta delle cause e tipologie di violazioni delle procedure che generano situazioni di effettivo e grave pericolo per la sicurezza dei lavoratori. Qui dobbiamo registrare l’importanza di una formazione continua che possa produrre effetti misurabili e verificabili sul nostro territorio.

Ai familiari del giovane operaio, va il cordoglio di Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL e l’impegno a portare in ogni sede istituzionale la necessità di incrementare la spesa destinata alla prevenzione degli infortuni.

 

 

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