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Covid. Sulle vaccinazioni massimo impegno anche dopo l’8 dicembre

Il rafforzamento della campagna vaccinale passa attraverso la valorizzazione degli operatori dei comparti pubblici ai quali nel bel mezzo della pandemia la Giunta Fugatti nega il rinnovo del contratto


“L’impegno profuso quotidianamente da migliaia di operatori sanitari nella campagna vaccinale, nella prevenzione delle infezioni attraverso la diagnostica e nella cura dei malati di Covid è il vero volano per superare questa terribile crisi sanitaria, sociale ed economica. E’ fondamentale, però, visto l'aumento di richieste di vaccinazione si prosegua con lo stesso impegno, la stessa efficienza e determinazione immunizzando il maggior numero possibile di cittadini e cittadine, somministrando terze dosi, ma soprattutto coloro che finora non hanno voluto vaccinarsi”. Lo affermano i segretari generali di Cgil Cisl Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti che ribadiscono ancora una volta la loro posizione pro immunizzazione.
“I dati dimostrano in modo chiaro come il vaccino sia l’unico argine efficace ad un collasso del sistema sanitario – proseguono i tre sindacalisti -. Ma il rafforzamento della campagna vaccinale passa necessariamente dalla valorizzazione degli operatori dei comparti pubblici, siano essi sanitari o no, ai quali, nel bel mezzo di una pandemia, la Giunta Fugatti nega il rinnovo del contratto riducendo di fatto il potere d’acquisto dei loro stipendi. Solo il senso di responsabilità con cui operano i 35mila addetti del comporto pubblico locale sta evitando che il Trentino ripiombi nel dramma dello scorso anno. E la giunta legista se ne fa beffe”.
Di qui l’appello alla Giunta provinciale a scongiurare l’ipotesi di sciopero previsto il 16 dicembre prossimo riaprendo un vero confronto con il sindacato. “Il presidente Fugatti e il suo esecutivo hanno una grande responsabilità: possono evitare azioni di lotta che i lavoratori promuovono solo perché sentono calpestati i loro diritti. Basta solo che lo vogliano. Le risorse per il rinnovo del contratto ci sono. L’accordo del gennaio 2020 è ancora sostenibile e puo' essere un punto di partenza per trovare un accordo soddisfacente. Fugatti dimostri di aver capito che è solo grazie allo sforzo di queste migliaia di addetti che difendiamo la salute pubblica e mettiamo in sicurezza il lavoro”, concludono.


3 dicembre 2021

 

 

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