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Dalla Finanziaria nazionale più risorse per lavoratori e pensionati

Oggi l’attivo dei delegati di Cgil Cisl Uil: mancano risposte su fisco, pensioni e giovani

Dalla Finanziaria nazionale più risorse per lavoratori e pensionati

E’ in programma stasera il nuovo confronto tra Governo e sindacati sulla riforma del fisco. Intanto stanno ormai scadendo anche i termini per la presentazione degli emendamenti alla legge finanziaria nazionale. Per Cgil Cisl Uil, però, su giovani, fisco, lavoro e pensioni le scelte dell’Esecutivo sono insufficienti.

Servono più risorse per sostenere l’occupazione, una vera riforma delle pensioni e un fisco più equo che riduca le tasse sul lavoro dipendente e sulle pensioni. Per questa ragione i sindacati sono impegnati in un percorso di mobilitazione in tutta Italia. Stamattina il confronto si è svolto a Trento, al Teatro San Marco. Alla riunione ha partecipato anche la segretaria confederale della Cgil nazionale Tania Scacchetti. E’ stata lei ad illustrare i punti che meno convincono i sindacati, rilanciando la richiesta di mettere al centro il lavoro e i lavoratori.

Nel dettaglio per Cgil Cisl Uil mancano misure per contrastare la precarietà nel lavoro, che colpisce in particolare giovani e donne, e incentivare la buona occupazione. La ripresa economica intanto ha prodotto solo lavoro precario e discontinua a spese di giovani e donne.

Le tre sigle chiedono anche che gli otto miliardi di euro della riforma fiscale sia destinati a lavoratori e pensionati. No secco alla riduzione dell’Irap. Mancano, inoltre, misure concrete per il contrasto all’evasione ed elusione fiscale e all’economia sommersa.

Altro nodo critico quello delle pensioni. Quota 102 interessa un numero limitatissimo di lavoratori e lavoratrici. Il Governo non affronta la necessità di una pensione contributiva di garanzia per i più giovani né il tema della flessibilità in uscita per tutti dopo 62 anni di età o 41 anni di contributi. Mancano misure che riconoscono le condizioni di specificità di donne, disoccupati, discontinui e lavori gravosi o usuranti.

La legge sulla non autosufficienza senza risorse non vedrà la luce.

Infine il capitolo investimenti. Per Cgil Cisl Uil mancano risposte per affrontare le sfide della transizione ambientale e digitale così come non trovano risposte le tante crisi aziendali aperte. Non possono essere i lavoratori e le lavoratrici a pagare. Servono allora un fondo di garanzia e un ammortizzatore dedicato e finalizzato alla transizione green. Le risorse ci sono nei fondi europei a partire dal Next Generation EU.

Trento, 29 novembre 2021

 

 

 

 

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