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Green pass a scuola, confronto con Bisesti

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“Da parte dell’assessore Mirko Bisesti la disponibilità all’ascolto. Un primo passo”, afferma la FLC-CGIL che ha incontrato oggi l’esponente della giunta trentina assieme alle altre sigle sindacali. Sul tavolo la questione dell’obbligo di green pass per il personale scolastico.
La FLC CGIL ha ricordato che, nei mesi scorsi, quando ancora non si parlava di obbligo vaccinale, si era discusso a lungo con la Provincia, che riteneva non necessaria questa misura. Nei mesi di aprile e maggio, quando lo stato aveva aperto le vaccinazioni al personale scolastico, la provincia aveva invece deciso diversamente, motivo per cui ci si è trovati con una percentuale più bassa di vaccinati (75 invece del 90% nazionale): “La richiesta di FLC –spiega la segretaria Cinzia Mazzacca – è di fare una ricognizione aggiornata e accurata del numero di vaccinati tra il personale, perché è molto probabile che non tenga conto di chi, finite le lezioni, ha avuto la possibilità di vaccinarsi in altre regioni e non lo ha comunicato. Se la percentuale di personale vaccinato salisse sopra l'80% si raggiungerebbe la soglia di sicurezza che i responsabili del Dipartimento Salute della Provincia ci hanno sempre ripetuto essere sufficiente a garantire le condizioni di sicurezza sanitaria. La FLC – spiega la segretaria – ha chiesto quindi alla Provincia di valutare la percentuale di vaccinati e, se non si fosse raggiunta la soglia auspicata, lasciare tempo al personale per raggiungerla e nel contempo intervenire con una campagna informativa più mirata, mettendo a disposizione tutto il materiale necessario. Una richiesta – osserva Cinzia Mazzacca – che il sindacato ha avanzato da tempo, ma evidentemente non è stata considerata”.
Nel corso del confronto con l’assessore Mirko bisesti si è affrontato anche il nodo delle eventuali sanzioni: “Sanzionare dal 1° settembre una parte di lavoratori, togliendo loro lo stipendio, i contributi pensionistici, l'anzianità di servizio, senza mettere il personale nelle condizioni di regolarizzare la propria posizione e senza le campagne mirate – afferma la sindacalista – è una forzatura. Prima dev’essere valutata la reale copertura sulla totalità del personale, considerando anche lì impossibilità di alcuni di poter accedere al siero per motivi di salute”.
La FLC-CGIL punta alla prevenzione: “In ogni caso – afferma infatti la segretaria – nella scuola, per poter rimanere in presenza, oltre che per iniziare l'anno scolastico, occorre tenere alta l'attenzione su tutti gli strumenti di prevenzione, mascherine, disinfezione, monitoraggio, test salivari, trasporti e, perché no, distanziamento, anche in considerazione che tra la popolazione studentesca il numero di vaccinati non sarà superiore alla metà. Spostando tutta l'attenzione sulla necessità di avere il 100% del personale vaccinato, facendo così dipendere solo da queste misure la sicurezza sanitaria e la certezza della didattica in presenza – conclude la FLC-CGIL – sembra un modo per trascurare altri fondamentali misure che occorre invece continuare a seguire”.
La FLC ha chiesto all’assessore Mirko Bisesti, e al dirigente del Dipartimento Istruzione Roberto Ceccato, di attivare un tavolo permanente di aggiornamento e confronto .

 

 

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