Piani di ripresa. Il Governo coinvolge le parti sociali, la Provincia fa tutto da sola
Il decreto Semplificazioni Bis prevede un sistema di governance condiviso sul Pnrr. Cgil Cisl Uil: chiediamo alla giunta Fugatti un confronto da oltre un anno sulla ripresa, ma al di là dell’impegno verbale nessun avvio concreto
Cgil Cisl Uil lo ripetono da mesi: per la ripresa serve un piano di sviluppo condiviso, che punti su crescita e coesione sociale. Ma mentre a Roma il Parlamento ha previsto nella conversione del decreto semplificazioni bis un sistema di governance condiviso del PNRR ed in particolare la stesura del protocollo di intesa tra Governo e parti sociali più rappresentative, la Giunta provinciale continua ad andare avanti da sola, rifiutando qualsiasi confronto con le parti sociali sulle strategie di rilancio, ritenendo che per il rilancio del Trentino si possa fare a meno di un progetto e di una visione ampia e trasversale.
“Appare singolare che a Roma la maggioranza in Parlamento e lo stesso esecutivo, di cui fa parte la Lega Salvini riconoscano la centralità del confronto per affrontare le sfide e le trasformazioni che attendono il Paese e quella stessa forza politica che in Trentino guida la Provincia esclude le parti sociali da ogni confronto. Ultima prova è l’assestamento che verrà approvato in queste ore”, fanno notare i segretari generali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.
Ad oggi esiste solo un impegno verbale del presidente Fugatti, risalente al dicembre scorso dopo l’approvazione del bilancio, per l’avvio di un confronto sulla ripartenza. Impegno che dopo sette mesi e una nuova manovra è rimasto lettera morta.
Tutelare il lavoro e creare nuova occupazione, affrontare le ricadute economiche e sociali della transizione verde e digitale, superare le disuguaglianze economiche e sociali sono gli obiettivi fondamentali che dovrebbe centrare il Pnrr favorendo un nuovo modello di sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, ambientale ed economico. In Italia come in Trentino. “Sollecitiamo dunque la Giunta provinciale e il Consiglio a prendere atto di quanto deciso a livello nazionale e a prevedere anche in Trentino tavoli analoghi di confronto per arrivare ad un protocollo provinciale condiviso”, concludono i tre segretari provinciali. Intanto Cgil Cisl Uil hanno scritto al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, e al presidente del Coordinamento Imprenditori, Roberto Simoni, per chiedere un incontro.
Trento, 30 luglio 2021