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Lavoratori somministrati, arriva il bonus Covid di 2.400 euro

Possono chiederlo tutti coloro che sono rimasti a casa entro marzo e al momento della domanda non hanno un contratto a tempo indeterminato. Sindacati: “La pandemia è stata un detonatore di diseguaglianze. Tutti i lavoratori devono avere pari diritti"

Tutti i lavoratori e le lavoratrici con contratti di somministrazione in settori diversi da turismo e stabilimenti termali hanno diritto al bonus Covid di 2.400 euro previsto dal decreto Sostegni. Il chiarimento è arrivato nei giorni scorsi dall’Inps. La domanda va fatta entro il 31 maggio.

Possono presentare richiesta tutti coloro che hanno cessato involontariamente un rapporto di lavoro in somministrazione nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 ed il 23 marzo 2021, avendo lavorato almeno 30 giornate, e al momento della domanda non hanno un contratto a tempo indeterminato.

Un chiarimento che è una boccata d’ossigeno per moltissimi di questi addetti. Si tratta comunque di una soluzione tampone, che non da risposte strutturali. Per questa ragione Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp del Trentino sostengono sostengono la nascita, il rafforzamento e l'applicazione di ammortizzatori universali a livello nazionale e territoriale. “La pandemia è stata un detonatore delle forti diseguaglianze presenti nel mercato del lavoro – affermano i segretari provinciali Giulia Indorato, Ermanno Ferrari e Lorenzo Sighel - ci sono ancora troppi contratti precari. In questo ultimo anno si è manifestata con chiarezza la grande disparità di accesso ai sostegni e ammortizzatori”.

I sostegni, affermano le organizzazioni sindacali, non sono sufficienti e spesso non vengono promossi o resi noti a dovere oltre a tempi veramente molti stretti per le domande.

 

Nidil, Felsa e UilTemp del Trentino sono pronte ad aiutare i somministrati nel presentare la domanda. Per informazioni e supporto si può scrivere ai seguenti indirizzi mail: giulia.indorato@cgil.tn.it; ermanno.ferrari@cisl.it; trento@uiltemp.it.

La platea nazionale di questa indennità INPS è stimata di circa 200.000 persone, è questo rende l’idea del numero del bisogno da soddisfare e della quantità di persone e famiglie dietro al bisogno - concludono i tre sindacalisti.

 

Trento, 4 maggio 2021

 

 

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