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Pnrr, primo passo verso la legge sulla non autosufficienza

Sindacati: si acceleri anche a livello locale per dare risposte strutturali alle famiglie

L’obiettivo di arrivare ad una legge sulla non autosufficienza si avvicina. Il Pnrr che si avvia oggi all’approvazione definitiva in Parlamento getta le basi per la definizione di una legge nazionale che fissi i livelli essenziali delle prestazioni e assicuri servizi e sostegni adeguati e uniformi su tutto il territorio nazionale, legge che era da lungo tempo invocata e rivendicata da Spi Cgil, Fnp Cisl e Uil pensionati. “Bisognerà valutare nel dettaglio come questi primi elementi contenuti nel Pnrr si svilupperanno. Per questo chiediamo al Governo di aprire subito un confronto con i Sindacati confederali e dei pensionati. Allo stesso tempo è necessario che la Provincia cerchi di intercettare risorse sufficienti per avviare un analogo percorso anche a livello locale”, spiegano i tre segretari provinciali Ruggero Purin, Tamara Lambiase e Claudio Luchini.

Serve una legge che fissi i livelli essenziali delle prestazioni e assicuri servizi e sostegni adeguati e uniformi su tutto il territorio nazionale.

 

In diversi punti del Piano nazionale di ripresa e resilienza – continuano i Segretari generali di Spi, Fnp, Uilp – ritroviamo l’esigenza di occuparsi della condizione di non autosufficienza delle persone anziane, in particolare attraverso il rafforzamento dei servizi sociosanitari territoriali e dell’assistenza domiciliare, lo sviluppo di nuove tecnologie come la telemedicina e la riforma delle Rsa.

L’obiettivo, che condividiamo nel profondo, è quello di evitare l’ospedalizzazione degli anziani, di individuare la casa come il primo luogo della cura e di favorire il più possibile la loro autonomia e indipendenza”.

 

 

Trento, 29 aprile 2021

 

 

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