SFT, le lavoratrici protestano per sanzioni disciplinari ingiustificate
Massiccia adesione allo sciopero di Flai Cgil e Fai Cisl che denunciano atteggiamento minatorio e provocatorio dei vertici aziendali
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sospensione per due giorni di una lavoratrice storica, ma la tensione dentro lo stabilimento della Sft di Aldeno è ai livelli massimi da giorni. I vertici aziendali, infatti, hanno messo nero su bianco una serie di contestazioni disciplinari del tutto ingiustificate secondo i sindacati, che le hanno prontamente contestate. Sono queste le ragioni che hanno spinto questa mattina la quasi totalità delle dipendenti del magazzino frutta a protestare fuori dai cancelli insieme a Flai Cgil e Fai Cisl. I sindacati hanno proclamato due mezze giornate di sciopero, questa mattina e domani pomeriggio. Intanto la protesta ha avuto una massiccia adesione non solo da parte delle molte lavoratrici storiche, ma anche di quelle meno tutelate. “Segno chiaro che la situazione è arrivata al limite e le lavoratrici non sono più disposte ad accettare l’atteggiamento minatorio e provocatorio portato avanti dai vertici aziendali”, denunciano Elisa Cattani e Katia Negri, rispettivamente segretaria generale della Flai Cgil e segretaria organizzativa della Fai Cisl del Trentino.
Le organizzazioni sindacali hanno contestato punto per punto sia le lettere di contestazione disciplinare sia sanzione. “L’azienda non si è nemmeno curata di rispettare quanto prevede il contratto, adottando provvedimenti che vanno contro l’articolo 31 del contratto provinciale dell’ortofrutta”.
Del tutto prive di fondamento, per Flai e Fai, sono le accuse rivolte alle sette lavoratrici: avrebbero scartato merce di qualità, selezionando al contrario frutta danneggiata. “E’ una montatura perché questa contestazione è stata fatta ad operaie con notevole e comprovata esperienza, che svolgono l’operazione di cernitura da anni e anni e che casualmente, mezz’ora prima della conclusione del turno sono state spostate su una diversa linea avviata ad hoc e poi tutte contestate per il lavoro svolto”.
L’azienda comunque non intende arretrare di un passo e oggi ha proseguito con il proprio atteggiamento intransigente, chiamando fuori dai cancelli la Digos e le forze dell’ordine. Nulla, però, è stato contestato perché la protesta, peraltro assolutamente legittima, si è svolta nel pieno rispetto della norme. La direzione di SFT si è rifiutata fino a questo momento di incontrare Flai e Fai. Due giorni fa le due sigle hanno chiesto, tramite lettera alla Federazione della Cooperazione, di avere un incontro con la direzione, ma la richiesta è caduta nel vuoto. E stamattina l’azienda ha fatto sapere che avrebbe incontrato la Uila, che ha solo una rappresentanza marginale in azienda e non ha partecipato alla protesta.
In questo quadro ha deluso anche l’atteggiamento della Federazione della Cooperazione, a cui il consorzio aderisce. Nonostante le sollecitazioni delle organizzazioni sindacali fino ad oggi Via Segantini ha scelto di temporeggiare, sottovalutando la gravità della situazione.
Trento, 15 aprile 2021