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Sostegni trentini, si apra subito un confronto con le parti sociali

Cgil Cisl Uil: la manovra non dovrà lasciare indietro nessuno. Per i lavoratori in crisi non bastano buoni ristorante, servono misure strutturali per l’occupazione. Servono risorse per la campagna vaccinale

Imprese e lavoratori trentini hanno bisogno di misure straordinarie di aiuto e quanto contenuto nel decreto Sostegni varato dal Governo Draghi è una misura parziale. Ben venga dunque che la Giunta provinciale studi una manovra aggiuntiva, ma su quel provvedimento vorremmo avere voce in capitolo. Invece apprendiamo, che nonostante le nostre sollecitazioni, il disegno di legge potrebbe essere votato dall’Esecutivo già venerdì. Ci auguriamo non sia così e sollecitiamo di nuovo l’apertura di un confronto con le parti sociali”. Lo dicono i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil che non nascondono anche qualche perplessità sui contenuti che intanto stanno emergendo. “Per noi una delle priorità deve essere il sostegno ai lavoratori e alle famiglie – insistono Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti -. Questo provvedimento dovrà essere equilibrato, si aiutano le imprese e le famiglie allo stesso modo”. Altrettanto importante è che il provvedimento trentino non si sovrapponga, ma integri quello nazionale, per massimizzarne l’efficacia, tenendo conto anche del fatto che il Governo Draghi ha in programma di potenziare gli interventi con un nuovo decreto legge.
In particolare l’attenzione dei sindacati è sui lavoratori rimasti senza reddito, come gli stagionali, ma anche su quelli che hanno subito mesi di cassa integrazione e che rischiano di perdere i lavoro. “Vogliamo sperare che di fronte a questa situazione drammatica la risposta della giunta Fugatti vada ben oltre il voucher ristorante”, incalzano e chiedono di rafforzare subito le risorse del Fondo di solidarietà Trentino.
Poi c’è il tema casa con il rischio che il blocco degli sfratti metta in gravissima difficoltà numerose famiglie trentine. “Bisogna intervenire immediatamente con misure di sostegno per la rinegoziazione dei canoni e con interventi più ampi che favoriscano l’accesso all’alloggio per le famiglie in difficoltà come sta già facendo anche la Provincia di Bolzano”.
Infine “Sostegni alla trentina” non potrà non farsi carico anche della questione sanitaria. A cominciare dalla campagna vaccinale, vera priorità assoluta per uscire dall’emergenza sanitaria e tornare alla normalità. “La campagna vaccinale va rafforzata anche con il ricorso a nuove assunzioni il personale chiamato a somministrare le dosi”. Dunque il tema della sanità territoriale che per Cgil Cisl Uil. “La pandemia ha dimostrato quanto sia essenziale l’assistenza sanitaria sul territorio, ma non basta prenderne atto. E’ ora di investire su un piano serio di potenziamento del personale sanitario, assumendo medici e infermieri”, concludono i tre segretari provinciali.

Trento, 31 marzo 2021

 

 

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