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Piano vaccinale. Serve massima trasparenza e vera priorità ad anziani e fragili

Sindacati pensionati: nessuna scorciatoia o privilegio, ci si attenga al piano nazionale

Sul piano vaccinale anche in Provincia di Trento serve massima chiarezza. Non è sufficiente che la Giunta provinciale abbia recepito subito le nuove priorità indicate a livello nazionale dal Governo, se poi nei fatti si va avanti ancora per liste di priorità non più coerenti con le nuove linee guida nazionali che adesso si basano sul criterio anagrafico. Va vaccinato chi ha più bisogno, cioè le persone anziane, le persone fragili e i caregiver. In questo modo non si proteggono solo i soggetti più a rischio, ma si riduce in modo importante la mortalità e la pressione sul sistema sanitario. Dunque la Giunta provinciale non indugi in liste ormai superate e acceleri sulle vaccinazioni per i soggetti che rischiano di ammalarsi in modo critico, superando anche le difficoltà organizzative legate alle prenotazioni. Prima si vaccinano gli anziani, prima torniamo alla normalità. Ed è importante che ci sia controllo massimo sul rispetto delle priorità, per evitare qualsiasi favoritismo.

Stupisce infine la reticenza dell’Assessorato alla Salute a fornire dati precisi sui criteri di somministrazione, sulle categorie e sulle tempistiche. Due settimane fa abbiamo chiesto formalmente all’assessora Segnana di fornire queste informazioni, ma non ci è stato ancora risposto nulla. E’ per noi fondamentale comprendere chi è stato ricompreso tra i soggetti fragili perché ci sono delle persone che soffrono di malattie degenerative come l’Alzheimer e ad oggi non sono stati ancora chiamati. Allo stesso tempo è necessario accelerare su badanti, educatori domiciliari e caregiver. Leggiamo di un importante quantitativo di vaccini entro questa settimana. E’ fondamentale che le strutture sul territorio siano pronte per somministrare in modo capillare, ordinato e veloce queste dosi”.

 

 

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